martedì 1 aprile 2008

Un pò di dignità per favore...


Ci sono dei momenti in cui essere cittadino e' davvero dura. Non dovrebbe essere così. Dovrebbero esserci, perchè così prevede la democrazia, uomini e donne nei palazzi del governo dei comuni che vigilano sulla tua sicurezza. Pagati lautamente da te e dai tuoi concittadini per garantirti sicurezza, dignità,lavoro, salute, futuro per i tuoi figli.
Purtroppo non è così.
Vivo a Sorrento (perla nel napoletano) dove i turisti percorrono chilomentri per passarvi anche solo un week-end; Eppure in questa perla di bellezza naturale avvengono cose strane, inaudite, incomprensibili che farebbero incavolare ed indignare anche il più incallito dei ghandiani!
Il primo maggio 2007 nella festa dei lavoratori muoiono due donne che uscivano da una chiesa. Come mai? semplice una gru gli e' piombata addosso! Capita no?!
Dopo un anno di indagini la procura della repubblica di Torre Annunziata emette un documento dove si individuano diversi personaggi a cui viene contestato il reato più grave e cioè la mancata responsabilità della sicurezza. Tra questi figura anche il sindaco di Sorrento Marco Fiorentino. (leggi il testo della procura della repubblica sotto).
Ebbene il signor Sindaco in tutto questo tempo non ha mai sentito il bisogno di spiegare a noi (suoi datori di lavoro) cosa fosse realmente accaduto in quei giorni; Non ha sentito il bisogno di fornire una spiegazione della sua posizione a quanti lo hanno eletto ne a tutti i suoi cittadini.
Io credo che una persona che non sappia tutelare la sicurezza dei suoi cittadini debba quantomeno fare un grosso passo indietro e lasciare la scena politica. Un'amministrazione che non sa' progettare per il lungo periodo, che non sa vedere e leggere le vere esigenze dei suoi cittadini, debba trarre le sue conseguenze e togliere il disturbo. L'aumento dei parcheggi, il flop del mega parcheggio Correale (lavori fermi e sito sotto sequestro per forniture di materiale scadente e quindi pericoloso!) fatto con i nostri soldi senza sentire il bisogno di chiederci nulla...Senza avvertire la necessità di informarci sui costi e sulle modalità; senza la briga di chiederci se tale progetto era o meno nela volontà dei sorrentini; In ultimo poi l'aumento ingiustificato, del ticket per accedere al porto... La gestione del potere come se fosse una cosa personale...No! da cittadino non ci sto! I politici sono lì per servire e non per servirsi del potere. Loro sono i dipendenti dei cittadini che sono (siamo) i loro datori di lavoro ed e' anoi che debbono rendere sempre conto perchè tutto quello che fanno, lo compiono con i nostri soldi!
Non chiediamo molto, solo una normale vita, solo un pò di dignità per favore...
Sorrentini! riprendiamoci la nostra città, il blog e' a disposizione per suggerimenti ed iniziative per dare un vero futuro a quanti amano ed abitano onestamente questi luoghi.

Di seguito le parti essenziali del comunicato della procura, tratto da un settimanale sorrentino.
(da Agorà del 25 marzo 2008)

Tragedia del Primo Maggio - Omicidio colposo per il sindaco – La procura ha comunicato a Marco Fiorentino ed agli altri indagati l’avviso di conclusione delle indagini sui fatti del 1^ Maggio 2007 con l’ipotesi di reato più grave.“
(…) Questo hanno scritto il Procuratore capo Diego Marmo ed i sostituti Pavia e Calabria nell’avviso di conclusione delle indagini. Secondo la procura “Il primo cittadino di Sorrento era pienamente consapevole del grave pericolo per l’incolumità dei cittadini costituto dall’irregolare svolgimento dei lavori in Piazza S.Antonino dalla società Donnarumma sas ed in particolare dell’utilizzo da parte del personale della predetta società di una piattaforma attraverso il ripetuto posizionamento del braccio del predetto mezzo sulla piazza senza che fosse interrotto il traffico veicolare e pedonale e quindi in dispregio delle norme sulla sicurezza non ha adottato alcun provvedimento al fine di eliminare e prevenire il predetto grave stato di pericolo” questo l’atto di accusa fatto dagli inquirenti. Una serie di circostanze, ritenute attendibili, i P.M. hanno posto a fondamento dei capi di imputazione. Innanzitutto, i testimoni. Alcune persone avrebbero informato sulla situazione di pericolo. Questo affermano i magistrati della Procura. Un testimone, in particolare, avrebbe riferito agli inquirenti di aver fatto presente della situazione dei lavori e dei pericoli derivanti dal modo in cui venivano svolti. L’allarme, quindi, sarebbe stato lanciato nella completa indifferenza. Ma nessuno avrebbe risposto. Poi, c’è la situazione di fatto. La sistemazione delle luminarie con carro-gru si è protratta per alcuni giorni in pieno centro cittadino, a due passi da piazza Tasso ed a pochi metri dal Comune. Nessuno è intervenuto. (…). Oltre al sindaco, l’omicidio colposo è contestato anche al titolare della ditta che eseguiva i lavori Aniello Donnarumma, a quello che per la procura è il titolare di fatto della ditta: il padre Francesco, e alle due persone presenti nel carrello Eduardo e Massimo Donnarumma dipendenti della società. Tutti avrebbero agito con negligenza e imperizia, senza rispettare la diligenza che si richiede in questi casi (…). Stesso capo di imputazione è per il Rettore della chiesa di S.Antonino Don Giuseppe Esposito in qualità di committente dei lavori (…). Ulteriori responsabilità si ravvisano – secondo la Procura – anche per Pinardi Daniele tecnico progettista del carro gru. Alla luce del parere tecnico fornito dagli esperti nominati dalla procura il carro-gru avrebbe avuto imperfezioni strutturali (…).”

lunedì 31 marzo 2008

Il potere e noi

"Il cuore degli uomini si corrompe facilmente. Gli uomini bramano più di ogni altra cosa il potere"
E' vero, ed il potere, il possedere le cose e gli altri e' la fonte di ogni male.
Quando qualcuno pensa di poter e di voler controllare e governare le vite degli altri, iniziano i dolori e le difficoltà.
Occorre opporre resistenza, riportare il otere nella giusta dimensione, quale quella al servizio degli altri.
Chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, non dovrebbe mai dimenticare queste cose.