venerdì 11 aprile 2008

Buon voto a tutti

Acqua pubblica

Ho gia' dato spazio in passato alle battaglie per l'acqua pubblica. I beni universali non possono essere in mano private. Purtroppo e' quello che sta avvenendo sotto i nostri occhi ogni giorno sempre di più. Questo è moralmente gravissimo e nessuno può starsene con le mani in mano. io mi chiedo dvoe sono gli uomini di buona valontà. Possibile che siano così pochi?
Pubblico uno sconcertante documento qui di seguito. Prego chiunque di prenderne atto e di diffonderlo il più possibile.
La terra, con tutte le sue bellezze appartiene a tutti e non solo a pochi che la sfruttano per guadagnarci sopra. Questo sono ferite all'umanità e alla digità degli uomini e delle donne. E' ora di prendere in mano la situazione e di darsi da fare, di farsi sentire, di riportare al suo antico splendore la dignità e l'animo di ogni donna e di ogni uomo troppo spesso oggi calpestati.
Apprendiamo che l’Eniacqua Spa ( Ex Eniacqua) ha ceduto le sue azioni a Vianini Lavori Spa (Caltagirone) e a SIBA SpA (Acqualatina,Veolia), di Acqua Campania SpA.
Già all’assemblea tenutasi a Roma nel marzo scorso, noi della Campania avevamo fatto presente al Forum i pericoli che correvamo, ed ora eccoci qua, con un'altra bella situazione in Campania!
Ci stiamo attivando per muoverci nel modo migliore, per fare comunicati, iniziative, ecc. ma intanto volevamo avvisarvi di quanto sta accadendo.

mercoledì 9 aprile 2008

Fermare l'ipocrisia

Siamo di fronte all'assurdo qui a Sorrento. Abbiamo un sindaco accusato di omicidio colposo per i tragici avvenimenti del primo maggio scorso. Ebbene questo sindaco e la sua giunta irresponsabile han deciso di fare una irragionevole e volgare iniziativa per il prossimo primo di maggio: invitare il capo dello stato! E no cari signori! Così è troppo comodo e troppo facile. Così di gettare fumo negli occhi a chi cerca a verità e non si stancherà di cercarla e di portarla alla luce. Così volete prenderci nuovamente per il c..o! Così volete portare nuovamente in trionfo l'ipocrisia del non sapersi assumere le prorie e pesanti responsabilità!

Allego la lettera che il sito http://www.sorrentoprimomaggio.com/ ha inviato al presidente Napolitano e che han gia' firmato in tanti in tutta Italia. Invito tutti a visitare il sito e a firmare e diffondere! E' un servizio alle morti innocenti!
Grazie.

Signor Presidente,
abbiamo appreso dai giornali locali che la Giunta Municipale di Sorrento, su proposta del Sindaco, ha deciso di invitarLa formalmente a presenziare ad una manifestazione, il prossimo 1 maggio 2008, con la quale intende commemorare il primo anniversario della tragedia che ha colpito la nostra città.
Come certamente ricorderà, quel giorno due donne furono uccise dall’improvviso crollo del carro-gru di una ditta che installava luminarie per i festeggiamenti in onore del santo patrono. L’avvenimento ebbe grande risalto nella cronaca nazionale, anche perché coincideva con la festa del primo maggio; festa, nel 2007, dedicata al gravissimo problema delle morti per incidenti sul lavoro.
Siamo un gruppo di cittadini che nei giorni successivi a quella vicenda ha condiviso alcune riflessioni, riassunte in un documento intitolato “Per non dimenticare” (sottoscritto da quasi mille persone) e che intorno a quel documento ha dato vita allo spazio web “sorrentoprimomaggio.com”.
Le scriviamo per sottoporLe alcune considerazioni su quell’avvenimento e per rivolgerLe l’appello che troverà in fondo alla lettera.
1) L’incidente del 1 maggio 2007 non è stato esattamente un incidente sul lavoro. L’accadimento non è da ascrivere a carenze nella tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. Alcuni lavoratori rimasero feriti dalla caduta del braccio della gru, ma a perdere la vita furono due donne che uscivano dalla messa. Ad ucciderle fu materialmente il braccio della gru che si spezzò ma la causa della loro morte, secondo i magistrati che hanno condotto le indagini, fu “il ripetuto posizionamento del braccio del predetto mezzo sulla piazza senza che fosse interrotto il traffico pedonale e veicolare e quindi in dispregio delle norme sulla sicurezza” (il testo è stato riportato dalla stampa). Un avvenimento così tragico poteva quindi essere evitato con una semplice transenna. Sulla piazza dove avvenne l’incidente si affacciano gli uffici del Municipio.
2) A nostro parere, quell’inaccettabile evento è un tragico esempio delle conseguenze che possono derivare dall’inosservanza di regole elementari e dalla mancanza di rispetto per il prossimo. E si può spiegare solo considerando quanto siano ormai diffusi e abitudinari i piccoli e grandi comportamenti illegali.
3) La stampa ha reso noto che la magistratura ha completato le indagini sull’incidente, contestando l’ipotesi di omicidio colposo plurimo al titolare della ditta che stava svolgendo i lavori, al committente (il rettore della Basilica), ma anche agli stessi operai (familiari del titolare) che pure erano rimasti feriti, e al sindaco di Sorrento che secondo la procura “era pienamente consapevole del grave pericolo per l’incolumità dei cittadini costituito dall’irregolare svolgimento dei lavori” e al quale è stato contestato anche il reato di omissione di atti d’ufficio.
Signor Presidente,
sarebbe un grandissimo onore riceverLa nella nostra città, non solo per l’altissimo rilievo della Sua carica di Capo dello Stato, ma anche per l’apprezzamento profondo che nutriamo verso le qualità morali della Sua persona.
Tuttavia, ci permettiamo, da semplici cittadini, di invitarLa a stare con noi in un’altra occasione, dopo che le responsabilità dell’incidente saranno state accertate, e dando alla sua visita un contenuto più generale, quello di un forte richiamo per tutti al rispetto delle regole e della legalità, al rispetto dei diritti degli altri, alla difesa del bene comune.
Siamo sicuri che, in questo modo,la Sua presenza potrà essere di grande conforto per i familiari delle vittime.
Con grande stima, Le inviamo i nostri saluti.
Sorrento, 6 aprile 2008