venerdì 26 dicembre 2008

BUON NATALE A TUTTI

Buon Natale a tutti. In qusti giorni sentiremo spesso queste parole. Sarà per il Natale, per S.Stefano, il capodanno e poi per l'Epifania. Ma auguri di cosa? Non sono tempi belli, semplici, facili. Sembrano quasi tempi uoi, dove la seranza di un cambiamento appare lontana anni luce. Ma se facciamo un piccolo excusrsu storico non stiamo tanto peggio delle passate generazioni, anzi...
Natale ed i giorni che seguono sono la festa della Luce. I cristiani d'occidente sapientemente si impadronirono di una festa pagana (il sole invitto) e la fecero loro vedendo nel sole che vince le tenebre la figura di Gesù che venendo nel mondo vince le nostre tenebre.
Luce è sinonimo di vista profonda di calore, di pace, e gioia. E' un annuncio per tutti. Se certamente ognuno di noi si impegnasse ad essere gioia, pace, luce, vita nelle situazioni concrete in cui vive ogni attimo ed ogni giorno, io credo che questi giorni possano assumere un significato vero e profondo per ognuno di noi.
Quello di cui abbiamo bisogno è di essere più umanni, meno sofisticati e complicati. Abbiamo bisogno di essere noi stessi e di dar vita ai sentimenti buoni che ognuno di noi ha dentro. Tutto quello che di buono abbiamo dentro andrebbe messo un pò in comune. Questo significa essere overi nello spirito, questo significa vivere il Natale. E questo è possibile a tutti.
Allora voglio augurare buon Natale a tutti, perchè ognuno di noi ha qualcosa di buono. Sta a lui decidere di condividerlo o tenerlo per se.
Buon Natale

giovedì 30 ottobre 2008

Lavori in corso

domenica 19 ottobre 2008

un uomo di Pace

Quando Gesù comincia a percorrere le strade della Palestina crea una confusione che non ti dico.
Lo scontro con i farisei ( i separati, quelli che non vogliono mischiarsi con coloro che non rispettano la legge: una specie di partito composto da artigiani e piccoli commercianti, la classe sociale alla uale appartenev Gesù) è immediato, perchè impongono una religione infarcita di obblighi che soffocano la povera gente.
Per di più. questi signori predicano bene e razzolano male: opprimono e rapinano le vedove(la categoria sociale più debole: non c'era la pensione al tempo di Gesù e una donna rimasta sola non aveva mezz per difendersi), e abbandonano persino i genitori anziani con la scusa falsamente devota di aver offerto i loro beni al tempio.

Non meno immediato è lo scontro con gli scribi: gli intellettuali del tempo - reclutati in genere tra i farisei - che conoscono benissimo la Bibbia, ma non la mettono in pratica.
Altrettanto forte è lo scontro con i sacerdoti: i discendenti della famiglia di Levi, quelli che comandano, sebbene sotto il controllo del procuratore romano, perchè sfruttano il potere a loro esclusivo vantaggio. Perfino il tempio per loro è un'occasione di guadagno.
Gesù li svergogna pubblicamente e clamorosamente scacciando i mercanti dal tempio e i cambiavalute che, con il permesso interessato dei lorsignori( ci prendevano il pizzo!9 trafficavano nel tempio.

E con i sadducei: i componenti delle famiglie nobili e ricche appartenenti alla classe sacedotale?
Gesù spiattella loro in faccia che entreranno nel regno di Dio quando un cammello entrerà per la cruna di un ago.

Nemmeno con la folla, Gesù è tenero quando si accorge che lo segue per mangiare a sbafo.

Un...tipetto così è un uomo tranquillo? un uomo di pace? Tranquillo non di certo. Di pace si. A patto che la pace sia quella che intende lui.
qual è questa pace? La pace di Gesù è costruire il mondo come Dio lo ha pensato: giusto,bello,ospitale per tutti i suoi figli. La sua pace è : giustizia, rispetto reciproco, attenzione ai più deboli e ai poveri, perdono, amonia tra le creature, e fra di esse e il creatore.
E' la pace che nasce dalla lotta quotidiana contro l'egoismo, non dal sonno del menefreghismo.
Una pace che non rassomiglia nemmeno lntanamente a quella di chi non vuole fastidi e rogne, e perciò non si impiccia degli affari degli altri, non vede, non sente, non parla, non c'era, perchè quand sta bene lui, degli altri proprio...

venerdì 17 ottobre 2008

Dove è finito Gesù di Nazareth

Dove è finito Gesù di Nazareth? No ditemi in cielo perchè questo significa non aver capito nulla di Lui nè del cristianesimo.
Allora dove è finito? dovri chiederlo ai cristiani di tutti i giorni? forse. Loro di sicuro lo sanno meglio di tanti addetti ai lavori. Tanti cristiani anonimi sono meglio d tanti che di tale nome si frgiano ogni giorno.
Devo chiederlo soprattutto ai pastori che siedono sulle nuove cattedre di Mosè. Lo chiedo ai parroci della mia città Sorrento e al vescovo Cece. DOve è finito Gesù? lo avete relegto nei riti sterili della settimana, nel rito domenicale dove la parola non arde più i cuori. Lo avete relegato nelle canoniche lussuose mentre la povera gente di ogni giorno stenta ad arrivare a fine mese. Lo avete relegato nei dogmi e nelle strane ritualità legate a tradizioni che non hanno più senso. E' stato messo nei treni per Lourdes e nei miracolifici dei santuari. Ma questo non è vangelo! Gesù stava tra la gente, ne condivideva ansie e dolori. Gioie e traguardi. Gesù era uno tosto che non si teneva nulla dentro ma lo diceva chiaro e tondo. Era uno che sapeva scegliere da che parte stare: se da quella del potente o da quella del povero. Voi invece vi siete schierati dalla parte del silenzio che uccide il debole e fortifica i forte!
Oggi più che mai c'è bisogno che i cristiani escano dal silenzio e ritornino a vivere la Parola. Una Parola che è Gesù. Abbiamo bisogno di gente che sia Gesù, che si comporti come lui, che prenda posizione come lui, che cambi la storia come lui.


Inizio oggi su questo blog una rubrica sul ver volto di Gesù, così chiunque potra smascharare i falsi pastori e i falsi cristiani che bloccano il cambiamento delle coscienze e delle comunità.

Coraggio, il tempo della nostra ingiustizia sta finendo...

mercoledì 8 ottobre 2008

E' tempo di partecipare

Gli appelli a firmare a volte sono troppi e molte volte sono fastidiosi. Bsogna spostarsi, informarsi su cosa si firma, cercare di convincersi che sia una cosa giusta. A volte poi pensiamo che le cose a cui siamo chiamati a dare un sostegno, in realtà non ci interessino più di tanto.
Beh, questa è una tentazine sottile ma forte.
Io come uomo,cittadino,cristiano ho deciso di firmare per il referendum contro il vergognoso LODO ALFANO. Una legge vergognosissima e discriminante verso tutti i cittadini veri ed onesti.
Una legge porcata contro gli uomini e le donne di buona volontà.
Invito tutti quanti voi a trovare il posto più vicino a casa vostra per informarvi e firmare.
A lato trovereto un logo che vi aiuterà nell'informarvi e nel trovare il posto più vicino per firmare.

sabato 20 settembre 2008

MEETUP

Sono un cristiano ma non un bigotto. Credo che i valori cristiani, cioè quello che fatto e detto Gesù siano importanti e che abbiano ancora molto da dire agli uomini di oggi e di domani.
Non credo nelle chiesa ammuffite e nostalgiche ma nella Chiesa che sa ascoltare la Parola ed incarnarla nel quotidiano. Così facevano gli apostoli ed i primi cristiani. Proprio per questo (storicamente provato, vedi perecuzioni) erano simpatici al popoli ed antipatci ai forti ed ai potenti.
Oggi le cose sono invertite.I cristiani, Papi,vescovi,preti,laici (fatte le debite eccezoini) sono ben voluti dai forti e potenti e mal voluti dal popolo. Non credo Dio stia apprezzando.
Lo vedo tutti i giorni. Vedo preti della mia città che vanno a braccetto col potere economico e politico e si dimenticano del povero e dell'intigente.
Perchè? non lo so. Di sicuro hanno smarrito la Parola di Dio ed il senso di Gesù Cristo.
Proprio per questo ho aperto un Meetup. (trovate il logo a fianco) qui possiamo scambiare opinioni e organizzare degli incontri da vicino per chi fosse interessato.
Sarei grato se diffondeste l'iniziativa. Se tutti i cristiani di oggi oltre che a dichiararsi tli lo fossero realmente...moltissimi problemi non ci sarebbero. Pensate se davvero tutti i cristiani mttessero il povero a centro: ce ne sarebbero ancora? e se davvero mettessero al centro la pace, ci sarebbero tutte queste guerre? credo molte di meno...
meditiamo gente, meditiamo.
Grazie

giovedì 11 settembre 2008

No alla privatizzazione dell'acqua in Campania

Molti comuni della Campania si stanno dando da fare per uscire dalla vergogna della privatizzazione dell'acqua. Un bene primario e di prima necessità nelle mani di pochi e ricchi.
Un'ingiustizia che ci fa retare troppo indifferenti.
In campania sono pochi i comuni che non si sono svegliati. Tra questi c'è Sorrento che non si pone il problema.
L'amministrazione comunale guidata da Marco Fiorentino ha nuovamente fallito. Si interessa chi sa di cosa. Sicuramente degli interessi privati e di una piccolissima parte della città.
Soo sicuro che se facessimo ora un piccolo confronto su questa problematica il sindaco e la sua giunta fantoccia non saprebbero nemmeno di cosa si parla.
I cittadini sorrentino che pagano le bollette lo sanno.
Purtroppo però il dipendente Fiorentino e i suoi collaboratori non lo sanno. Non sanno che dovrebbero rendere conto ai loro padroni ( i cittadini) e fare il loro interesse. Uno di questi è rendere pubblica l'acqua. Renderla del comune, cioè di tutti! Trasparente, con una gestione che non permetta scambi di voti, di favori e di promesse sotto elezioni.
Ancora una volta Sorrento si mostra solo immagine e poco attenta e concreta sulle vere problematiche politiche. Ancora uan volta ci mostriamo indietro rispetto ad una sensibilità umana.
Permettiamo che i petrolieri e i ricchi impenditori si arricchicano senza fare nulla.
Tutto questo con la complicità della stampa locale che insegue di più il gossip che le reali necessità.
Del resto come dargli torto? Il Mattino e di proprietà di Caltagirone che oltre ad entrare nella cordata Alitalia, è il maggior azoinista dell'ACEA di Roma che controlla la GORI, cioè la società che gestisce l'acqua nell'ATO3 cioè anche a Sorrento.
Cittadini, informiamoci ed reagiamo.

giovedì 4 settembre 2008

Menzogne di Stato

Non esiste cosa più brutta che la menzogna. Non a casa si dice che il diavolo è il principe della menzogna. Per cui trarrete voi le logiche conseguenze leggendo il seguente articolo.
Riporto un pezzo del New York times del 30 agosto scorso che fa una disamina del roblema rifuti in campania. Mentre lo psiconano Berlusconi ogni tanto fa un pò di folklore vscendendo a Napoli, non risolve il vero problema. I anpoletani pensano di essere al sicuro ma non sanno che ben presto l'emergenza ci ripiomberà addosso, magari sotto altre forme più drammatiche (leggi tumori,cancro, malattie...)
La mia terra non è Napoli direttamente, ma lacampania nello specifico Sorrento, dove il pdl ha avuto un vero plebiscito. Sono stati eletti personaggi che non frequentvano la società da anni e che non hanno e non fanno nulla per noi. Nulla di nuovo sotto il sole.
Solo che brucia e fa rabbia sentire i sorrentino soddisfatti d questo governo e della risoluzoine dei rifiuti quando non sanno la verità.
Proviamo a scoprirla insieme.
Riporto l'articolo del Los Angeles Times dal titolo "I mafiosi italiani bloccano i tentativi di ripulire mucchi di rifiuti tossici":

"I residenti della zona di Napoli hanno un tasso di cancro e di altre malattie più alto. Gli attivisti che combattono sono stati minacciati e i testimoni uccisi.
Santa Maria Capua Vetere, Italia - Raffaele del Giudice era un crociato. Chiuso in una giacca sportiva e una Fiat scassata, si aggirava per le discariche illegali del sud Italia, coprendosi il naso contro il fetore ed esponendo quello che lui considera il crimine ecologico del secolo.Poi la gente ha cominciato a essere minacciata. Ostracizzata. Uccisa. Del Giudice ha disdetto la sua crociata.
Perché quando ti scontri con l’immondizia qui nella regione Campania, ti scontri contro una mafia potente e brutale conosciuta come Camorra. La Camorra, basata a Napoli, controlla l’importo, il trasporto e l’eliminazione di milioni di tonnellate di immondizia, un giro di affari estremamente lucroso nel quale il gruppo segue le sue regole, ignora le leggi sui rifiuti tossici e contamina quella che una volta era fertile terra agricola, campagna, foreste e fiumi.
A parte la sgradevolezza di tutto questo, prove suggeriscono ora che la spazzatura sta avvelenando la catena alimentare e potrebbe causare cancro, difetti al feto e altri problemi di salute. Del Giudice la chiama la Chernoyl d’Italia.
Ci sono altri simboli drammatici e putridi del persistente potere della mafia, e dell’impotenza - alcuni dicono volontaria - del governo di affrontarla. E’ quasi un cliché: Tony Soprano, dopo tutto, si occupava di “smaltimento rifiuti”. (personaggio di una serie televisiva, The Sopranos, sulla mafia italo-americana, N.d.T.)
Per la maggior parte dell’anno scorso, la Campania è stata soffocata sotto toreggianti montagne di spazzatura suppurante e non raccolta. Le discariche, legali e illegali, erano piene fino a debordare. Fino a quando squadre di pulizia si sono finalmente mosse in luglio, mari di spazzatura bloccavano strade e portoni, e inghiottivano marciapiedi e parchi. La Camorra periodicamente pagava ragazzini zingari per dare fuoco a porzioni dei rifiuti, creando scene dantesche di una terra a fuoco, villaggi e paesi pieni di fuoco tossico.
La piaga del sud Italia si è meritata sanzioni dall’Unione Europea e la condanna da organizzazioni internazionali sulla salute. Ha risvegliato violente proteste quest’anno e ha contribuito alla caduta del governo del Presidente del Consiglio Romano Prodi in primavera.
Questo non è un problema nuovo. Per più di 15 anni, con il governo che ha speso più di un miliardo e 300 milioni di euro e che ha nominato sette “zar della spazzatura”, il problema non è scomparso. Non si risolve perché i mafiosi, e i politici che tengono in pugno, non vogliono che lo sia.
“Per anni i rifiuti si sono accomulati, non è stato fatto niente per ripulirli, e le conseguenze sono letali.” dice Donato Ceglie, il principale Pubblico Ministero che si occupa della “eco-mafia” in questa regione. “Hanno avvelenato la terra. Hanno avvelenato l’acqua. E sta peggiorando. La spazzatura sta ancora arrivando.”
Il racket funziona così. Centinaia di fabbriche, complessi industriali e aziende di ogni tipo nel ricco nord Italia e in altre parti d’Europa contattano il mediatore per avere i loro rifiuti rimossi. Per ridurre i costi, questi mediatori si rivolgono a circa 20 ditte di smaltimento in Campania, quasi tutte, dicono i Pubblici Ministeri, controllate dalla Camorra.
La Camorra ha entusiasticamente reso il povero sud Italia la discarica del mondo, o almeno parte del mondo. Camion trasportano i rifiuti al sud di giorno e di notte, per tutto l’anno, e lo depositano principalmente in discariche illegali e senza regole.
Nessun tipo di spazzatura è troppo orrenda: scorie metallurgiche, liquami di concerie, pneumatici, frigoriferi e cucine economiche scartate, carcasse putride di animali, rifiuti medici - un nauseante pozzo nero di schifezze.
I camorristi hanno gradualmente cacciato via gli agricoltori e hanno ottenuto il controllo di sempre più terra, dove scaricano la roba. Ma la Campania si sta riempiendo.
E così la Camorra è diventata globale.
Enormi containers, che arrivano dalla Cina pieni di giocattoli scadenti e abbigliamento firmato falso, scaricano e poi si riempiono di spazzatura, dicono i Pubblici Ministeri. In un intervento della polizia di due anni fa, gli agenti della dogana hanno confiscato 9 mila tonnellate di rifuti che erano stati messi di contrabbando su navi da carico, la metà destinate alla Cina.
Gli ambientalisti sono particolarmente preoccupati degli effetti sulla produzione del cibo e sulla salute. Sostanze tossiche sono filtrate dai rifiuti nelle falde acquifere, inquinando i ruscelli da cui le mucche e le pecore bevono e l’erba di cui si nutrono. Ancora più veleno viene vomitato nell’aria quando si brucia spazzatura.
La Campania ospita i greggi di bufale il cui latte è utilizzato per produrre la miglior mozzarella. Livelli inaccettabili di diossina, agente cancerogeno, sono stati trovati quest’anno in qualche mozzarella, minacciando l’esportazione di uno dei migliori prodotti italiani, un giro d’affari da 350 milioni di euro.
Gli scienziati continuano a studiare il nesso tra i rifiuti e la salute, ma stanno già indicando tendenze allarmanti, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute, incluso un tasso che eccede le norme regionali o nazionali per i cancri allo stomaco, reni, fegato e polmoni e anche malformazioni congenite. In alcune zone fra Napoli e la città di Caserta, i residenti hanno da due a tre volte più possibilità di sviluppare un cancro al fegato che quelli nel resto del paese, secondo il Consiglio Nazionale di Ricerca italiano.
Ad una delle molte proteste contro la spazzatura quest’anno, molte donne si sono avvicinate ai giornalisti per lamentarsi di quella che loro chiamano la piaga dei cancri e tumori che affligge le loro famiglie. Alcune hanno mostrato le fotografie di bambini malati, una donna ha mostrato le cicatrici di quella che lei ha descritto come un’operazione chirurgica per cancro alla tiroide.
Il disgusto pubblico è finalmente diventanto tanto grande quanto la spazzatura e, con Del Giudice in testa, i cittadini hanno deciso di sconfiggere la Camorra e di tentare di reclamare la terra e di ristabilire una normale vita familiare.
Hanno installato recinti per reclamare la proprietà della campagna e bloccare i rilevamenti della Camorra. Gli agricoltori hanno organizzato mercati per vendere i loro prodotti e migliaia di residenti hanno considerato importante frequentarli. Le scuole hanno organizzato recite anti-mafia in classe.
“Vedere questo tipo di vita e di unità ha dato fastidio alla Camorra,” ha ricordato con soddisfazione Del Giudice, 40 anni, un ambientalista facilmente eccitabile con occhiali e una zazzera di capelli che si stanno ingrigendo.
Ha continuato ad aggirarsi per la campagna, concentrandosi nel cosidetto triangolo della morte fra Napoli e Caserta, un’area dove lui è nato e dova la sua famiglia una volta coltivava la terra. Ha documentato le discariche abusive e l’orripilante inquinamento, fotografando segretamente quello che scopriva. E’ stato il protagonista di un documentario che raccontava le sue scoperte e ha raccolto testimonianze di agricoltori assediati e residenti disgustati.
Si stava creando lo slancio, e Del Giudice e i suoi compagni attivisti si aspettavano che la polizia e gli ufficiali statali gli dessero sostegno nella sfida alla Camorra.
Invece, apparentemente la Camorra decise di prendere l’iniziativa. Killer della mafia cominciarono a eliminare sistematicamente diverse persone che stavano cooperando con i magistrati in indagini contro la Camorra. Quattro persone furono uccise nel giro di poche settimane, fra cui l’uomo d’affari Michele Orsi.
Orsi gestiva una compagnia di smaltimento dei rifiuti e lavorava con la Camorra. Ma dopo anni al soldo dei mafiosi e a dover prendere ordini da loro e dai loro padroni politici, ha deciso di diventare un pentito per lo stato. E’ stato ucciso da una raffica di 18 proiettili poco prima di testimoniare in tribunale su presunti legami fra la Camorra e i politici.
L’intimidazione degli agricoltori e degli altri che stavano lavorando con Del Giudice è stata più subdola. Gli agricoltori arrivavano nei loro campi e trovavano alberi abbattuti nel corso della notte, o macchinari distrutti. Uomini armati sparavano contro fienili e serre.
Diversi agricoltori e residenti apparsi nel documentario con Del Giudice sono scappati dalla regione, abbandonando le loro proprietà; altri hanno visto i loro affari ridursi a zero.
Si rivolsero a Del Giudice: tu ci hai promesso che saremmo stati aiutati; ci hai mentito. E Del Giudice ha ricevuto avvertimenti passati attraverso conoscenze: stai lontano.
“E’ la mia terra, sono nato qui, e adesso mi viene detto che non ci posso andare,” ha detto, sull’orlo delle lacrime, nel suo disordinato ufficio di Napoli, dov’è il capo regionale del gruppo ambientalista Legambiente. “Non è solo paura; è avvilimento.”
La Camorra ha sofferto una grande scofitta. Una corte di appello di Napoli ha confermato sentenze a vita per quattro dei maggiori boss di uno dei gruppi più potenti della Camorra, concludendo una indagine di dieci anni chiamata Operazione Spartacus.
Ma pochi qui pensano che farà molto per rallentare le attività della Camorra. Ci sono già altri mafiosi pronti a prendere il posto di quelli che vanno in prigione.
“La Camorra mi ride dietro adesso,” ha detto Del Giudice. “Hanno vinto".”

giovedì 28 agosto 2008

Riprendiamo il tempo

Trovo in rete questo bellissimo articolo che pubblico con piacere.
Si trova sul sito della decrescita felice, fetci visita e diffondete. Rinnoviamo i nostri stili di vita. Impariamo e comprendiamo che è possibile cambiare e riprendersi stili di vita più umani.
Tocca solo a noi decidere e scegliere.

TEMPO AL TEMPO


di Andrea Bertaglio
Il tempo, forse una delle risorse più importanti al mondo. Solo chi ne ha abbastanza a disposizione, può avviare un cambiamento della propria vita. Solo chi non si fa stringere nella morsa del consumismo e del lavoro forsennato per soddisfarne le aspettative, può tornare a dedicare il tempo e l’energia necessari a cose sicuramente di maggior valore come i figli, la famiglia, gli amici, la terra, la lettura, lo studio… l’amore.L’abbondanza di tempo può disorientare, addirittura spaventare. Siamo totalmente disabituati ad avere tempo, nonostante la presunta iper-efficienza di tutto ciò che ci circonda. Tutto dovrebbe farci risparmiare tempo, e tutto alla fin fine ce lo ruba.Ci educano fin da bambini a non avere tempo, oggi come oggi, fra scuola, compiti, mille sport e corsi di vario tipo. Del resto, bisogna essere costantemente impegnati sin dall’inizio se si vuole essere un domani adulti produttivi ed efficienti, totalmente incapaci di fermarsi un attimo a pensare, a riflettere, e ad ascoltare.Quante volte abbiamo sentito, o detto, -mi spiace, ma non ne ho il tempo-? O quante volte ce lo siamo detti?Il tempo, questa “merce” sempre più scarsa nelle nostre vite, è ormai scambiato con i soldi necessari a comprare cose che ne hanno solitamente bisogno di ben poco per essere godute.Il tempo che ci rimane dopo una giornata di lavoro viene spesso trascorso davanti alla televisione, che ci propina benevolmente una serie di programmi sempre più mediocri che intervallano spot pubblicitari sempre più accattivanti e spettacolari, origine di base dei nostri sempre rinnovati bisogni. Il fatto è che quando questi desideri non possono essere soddisfatti (cosa sempre più frequente in una situazione di decrescita forzata e, per il momento, ancora infelice), cresce nelle persone un sentimento di frustrazione che porta innanzi tutto a non godere di ciò che si ha, e che ci porta a fare di tutto per ottenere ciò che siamo stati letteralmente programmati per volere.Ma, dopo una giornata di duro lavoro, mi si chiederà adesso, chi ha voglia (e tempo) di mettersi a conversare, di partecipare alla vita di comunità o anche solo di pensare? Quasi nessuno, direi. So bene in quali condizioni ci si ritrova dopo molte ore di traffico/lavoro/traffico! Ma so anche, di conseguenza, che la soluzione sta nel ritagliarsi il tempo che il lavoro (nonché la televisione e una miriade di attività più o meno inutili) ci rubano. E qui non mi si fraintenda. La mia contestazione non è verso il lavoro in sé, nobile attività umana, quando ci permette di far vivere noi e i nostri cari decorosamente, quando ci fa pagare le tasse necessarie a garantire i servizi di base delle nostre società, quando ci permette di esprimere la nostra creatività ed il nostro potenziale. La mia critica è rivolta a due tipi di lavoro in particolare: il lavoro forsennato come fuga da se stessi, e il lavoro forsennato come mezzo per soddisfare bisogni che siamo stati indotti ad avere, e che molto probabilmente non avremmo mai sentito di nostra spontanea volontà.Che fare, quindi? Con i figli da mantenere, il mutuo sempre più caro da pagare ecc ecc, come si può uscire da questa spirale che ci tiene prigionieri? Beh, innanzi tutto riducendo i nostri bisogni. Come? Rendendoci conto di cosa è veramente importante (i figli e la casa, piuttosto che un’auto nuova ogni anno o un cellulare ogni tre mesi). E come ci si può rendere conto di cosa è veramente importante? Fermandoci a riflettere. Ma per potersi permettere ciò? Se ne deve avere il tempo.È un circolo virtuoso delle proprie scelte e della propria vita quello che si deve avviare.Difficilissimo da mettere in pratica, ma possibile. E forse indispensabile.

martedì 26 agosto 2008

S.O.S ACQUA DALLA CALABRIA

Ricevo e pubblico una lettera di Padre Alex Zanotelli. Questo piccolo uomo di Dio che come missione sembra aver scelto le discariche del mondo. Da Korochoco a Napoli, passando per le periferie della nostra Italia.
La situazione dell'Acqua in Italia e scandalosa. Un bene pubblico che viene privatizzato e nessun politico fa nulla. A questo punto tocca a noi. Invormatevi nei vostri comuni e rendetevi conti chi e perchè controllano l'acqua. Diamoci da fare.

Di seguito la lettera di P. Alex che invito a diffondere e pubblicare in fretta.


Cosenza ,15 agosto 2008
APPELLO


S.O.S ACQUA


Nel cuore di questa estate torrida e di questa terra calabra ,lavorando con i giovani nelle cooperative del vescovo Brigantini( Locride) e dell’Arca di Noè ( Cosenza ), mi giunge, come un fulmine a ciel sereno, la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua. Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione ,in particolare del Pd ,nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta. ( Una decisione che mi indigna ,ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!)
Così il governo Berlusconi , con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Dopo questi anni di lotta contro la privatizzazione dell’acqua con tanti amici,con comitati locali e regionali, con il Forum e il Contratto Mondiale dell’ acqua ……queste notizie sono per me un pugno allo stomaco, che mi fa male. Questoè un tradimento da parte di tutti i partiti ! Ancora più grave è il fatto , sottolineato dagli amici R.Lembo e R. Petrella, che il “Decreto modifica la natura stessa dello Stato e delle collettività territoriali.I Comuni, in particolare , non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali .“
Ci stiamo facendo a pezzi anche la nostra costituzione!
Concretamente cosa significa tutto questo?Ce lo rivelano le drammatiche notizie che ci pervengono da Aprilia (Latina ) dimostrandoci quello che avviene quando l’acqua finisce in mano ai privati. Acqualatina , (Veolia , la più grande multinazionale dell’acqua ha il 46,5 % di azioni.) che gestisce l’acqua di Aprilia, ha deciso nel 2005 di aumentare le bollette del 300%! Oltre quattromila famiglie da quell’anno, si rifiutano di pagare le bollette ad Acqualatina , pagandole invece al Comune. Una lotta lunga e dura di resistenza quella degli amici di Aprilia contro Acqualatina! Ora nel cuore dell’estate, Acqualatina manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori o ridurre il flusso dell’acqua. Tutto questo con l’avallo del Comune e della provincia di Latina ! L’obiettivo? Costringere chi contesta ad andare allo sportello di Acqualatina per pagare.
E’ una resistenza eroica e impari questa di Aprilia: la gente si sente abbandonata a se stessa. Non possiamo lasciarli soli!
L’ estate porta brutte notizie anche dalla mia Napoli e dalla regione Campania.
L’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Cardillo lancia una proposta che diventerà operativa nel gennaio 2009. L’ Arin, la municipalizzata dell’acqua del Comune di Napoli, diventerà una multi-servizi che includerà Napoligas e una compagnia per le energie rinnovabili.Per far digerire la pillola, Cardillo promette una “Robintax” per i poveri ( tariffe più basse per le classi deboli). Con la privatizzazione dell’acqua si creano necessariamente cittadini di seria A ( i ricchi ) e di serie B ( i poveri), come sostiene l’economista M.Florio dell’università degli studi di Milano.
Sono brutte notizie queste per tutto il movimento napoletano che nel 2006 aveva costretto 136 comuni di ATO 2 a ritornare sui propri passi e a proclamare l’acqua come bene comune. Invece dell’acqua pubblica, l’assessore Cardillo sta forse preparando un bel bocconcino per A2A ( la multiservizi di Brescia e Milano ) o per Veolia, qualora prendessero in mano la gestione dei rifiuti campani? Sarebbe il grande trionfo a Napoli dei potentati economico-finanziari.
A questo bisogna aggiungere la grave notizia che a Castellamare di Stabia (un Comune di centomila abitanti della provincia di Napoli ), 67 mila persone hanno ricevuto, per la prima volta, le bollette dalla Gori , (una SPA di cui il 46% delle azioni è di proprietà dell’ Acea di Roma) .Questo in barba alle decisioni del Consiglio Comunale e dei cittadini che da anni si battono contro la Gori, che ormai ha messo le mani sui 76 Comuni Vesuviani ( da Nola a Sorrento).
“Non pagate le bollette dell’acqua!”,è l’invito del Comitato locale alle famiglie di Castellamare. Sarà anche qui una lotta lunga e difficile, come quella di Aprilia. Mi sento profondamente ferito e tradito da queste notizie che mi giungono un po’ dappertutto.
Mi chiedo amareggiato:” Ma dov’è finita quella grossa spinta contro la privatizzazione dell’acqua che ha portato alla raccolta di 400 mila firme di appoggio alla Legge di iniziativa popolare sull’acqua ?
Ma cosa succede in questo nostro paese ?Perchè siamo così immobili ?Perchè ci è così difficile fare causa comune con tutte le lotte locali, rinchiudendoci nei nostri territori?
Perché il Forum dell’acqua non lancia una campagna su internet, per inviare migliaia di sollecitazioni alla Commissione Ambiente della Camera dove dorme la Legge di iniziativa popolare sull’acqua ?
Non è giunto il momento di appellarsi ai parlamentari di tutti i partiti per far passare in Parlamento una legge-quadro sull’acqua?
Dobbiamo darci tutti una mossa per realizzare il sogno che ci accompagna e cioè che l’acqua è un diritto fondamentale umano ,che deve essere gestita dalle comunità locali con totale capitale pubblico , al minor costo possibile per l’utente,senza essere S.P.A .
“L’acqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne “illecito”profitto- ha scritto l’arcivescovo emerito di Messina G. Marra.Pertanto si chiede che venga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubblica, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile .”
Quando ascolteremo parole del genere dalla Conferenza Episcopale Italiana ?Quand’è che prenderà posizione su un problema che vuole dire vita o morte per le nostre classi deboli ma soprattutto per gli impoveriti del mondo?( Avremo milioni di morti per sete!)
E’ quanto ha affermato nel mezzo di questa estate, il 16 luglio, il Papa Benedetto XVI:” Riguardo al diritto all’acqua, si deve sottolineare anche che si tratta di un diritto che ha un proprio fondamento nella dignità umana .Da questa prospettiva bisogna esaminare attentamente gli atteggiamenti di coloro che considerano e trattano l’acqua unicamente come bene economico.”
Quand’è che i nostri vescovi ne trarranno le dovute conseguenze per il nostro paese e coinvolgeranno tutte le parrocchie in un grande movimento in difesa dell’acqua ?
L’acqua è vita. “L’acqua è sacra, non solo perché è prezioso dono del Creatore- ha scritto recentemente il vescovo di Caserta, Nogaro – ma perché è sacra ogni persona , ogni uomo, ogni donna della terra fatta a immagine di Dio che dall’acqua trae esistenza, energia e vita.”
Sull’acqua ci giochiamo tutto!
Partendo dal basso, dalle lotte in difesa dell’acqua a livello locale, dobbiamo ripartire in un grande movimento che obblighi il nostro Parlamento a proclamare che l’acqua non è una merce, ma un diritto di tutti.
Diamoci da fare perché vinca la vita!



Alex Zanotelli

lunedì 25 agosto 2008

Piccoli passi per la libertà

Effettivamente siamo al delirio. Lo psiconano Berlusconi invoca Giovanni Falcone e si ispira a lui per la riforma della giustizia. Lo ritengo un vero oltraggio alla memoria. Credo che le istituzione o almeno i partiti di "opposizione" debbano dire una parola forte. Invece? niente. O meglio, ieri è iniziato il dialogo (tra soerdi) a Frenze con ospite umberto Bossi. Vorrei ricordare che Bossi e compagni cantavano ( o cantano) "bruciamo il tricolore".
Da cittadino mi sento davvero derubato, scofortato, avvilito. E' davvero un regime soft nella forma ma durssimo nel cuore e nell'anima.
Siamo costretti a subire, senza avere punti di riferimento, senza nessuno che ci tuteli e ci dia garanzie. Siamo costretti a subire delle leggi fatte da Alfano e da Berlusconi che fanno rabbrividire
Siamo allo sbando. Cosa fare? Disinnescare dei meccanismi, trovare altre forme per liberaci di certi schemi e di certe mentalità che avvelenano anima e vita quotidiana. Diciamo basta a chi ruba evadendo le tasse, acendo lavorare in nero o non fatturando il dovuto. Diciamo basta alla politica degli amici degli amici. Diciamo basta ogni giorno ai favoritismi e al "tanto così fan tutti...". Diciamo basta, oggi, ogni giorno, a tutte quelle forme viscide, strisicanti, sottili che si insidiano nel nostro vivere e che sappiao benissimo che non contribuiscono a migliorare la nostra qualità di vita e di convivenza. Ognuno di noi sa quali e quando.
Piccoli passi per una vera libertà.

lunedì 18 agosto 2008

Pugno duro con i deboli. Pecore con i forti!

L'amministrazone comunale di Sorrento sta dando il meglio di sè. Sarà il caldo o sarà la mancanza di idee in questa estate strana e di "crisi" di lavoro (bho?!?) il Sindaco e la sua giunta sotto la pressione dei commercianti sorrentini hanno dato vita ad una ordinanza in pieno stile autoritario!
Via gli ambulanti e chi chiede l'elemosia dalle strade. Gli artisti di strada possono esserci a patto che dopo 5 minuti di attività si spostino di un centinaio di metri.
E' così per la perbenista Sorrento. Gli ambulanti, li zingari, i mendicanti, gli artisti di strada danno fastidio. Chiedono troppi centesimi, entrano nelle case, rubano, puzzano e stanno sempre lì a chiedere. CHe andassero a lavorare. Il problema è che il lavoro per loro non c'è.
Noi qui non siamo abituati a vederli per le strade. Non siamo mica a Napoli, o Castellammare o nel napoletano di Gomorra. Noi siamo a Sorrento, cittadina di lusso,lavoro e benessere.
E' ver noi non siamo nella Gomorra di Saviano, noi siamo i una Gomorra ancora più sottile e altrettanto pericolosa e dannosa.
Una sola classe sociale che domina la scena politica e pubblica. Una sola classe sociale che decide per tutti, cioè solo per loro e per i loro interessi.
Nelle stanze comunali siedono sempre più imprenditori, albergatori, costruttori, amici degli amici forti.
L'amministrazione comunale fa il forte con i deboli (ambulanti & Co.) ma perchè non fa il forte con forti?
Perchè non tutela i lavoratori? perchè non ci sono controlli sugli abusivismi edilizi? perchè hanno tagliato e chiuso l'ufficio per i servizi sociali? perchè si sono mossi solo per rilanciare l'immagine di Sorrento per gli alberghi e ristoranti e non si muovono per recuperare fondi per la casa di riposo, i sevizi di assistena domiciliare, l'aiuto ai senza lavoro, ai diversamente abili ecc...?

Domande scomode che andrebbero fatte al saltimbanco Marco Fiorentino che come una Ballerina è passata da Forza Italia all'UDEUR e al PDL.
Domande scomode da fare ad una giunta comunale fontoccia, schiava e serva dei poteri forti sorrentini.

Un ultima notazoine.
Mi sarei aspettato una oresa di posizione della Chiesa locale di fornte a questa ordinanza di antico sapere di ventennio. Invece nulla. Anche la Chiesa locale si è imborghesita. E' diventata CHiesa di salotto, comoda e non scomoda. Peccato, hanno dimenticato che il loro Signore si è identificato con i più poveri ed ha fatto di loro una scelta preferenziale. Questa non è la chiesa di Cristo, questa è una chiesetta serva di un potere diabolico. MA di questo avremo modo di parlare in seguito.

domenica 17 agosto 2008

Categorie

A Sorrento esistono due categorie: Gli albergatori e i lavoratori. I primi sono i padroni, i secondi gli schiavi.

I primi hanno pieno potere su tutto. Scelgono chi assumere e per quando, quanto, e come vogliono. Decidono gli orari, le paghe, le mansioni.

I secondi hanno due possibilità: dire di sì e portare a casa qualche soldino, oppure rifiutarsi e restare a mendicare un lavoro decente in zona oppure fuori.

I primi possono decidere anche la politica cittadina, attraverso la nuova e potente fondazione Sorrento. Gli albergatori e i potenti commercianti sono ovunque: nel comune, nei partiti, nelle istituzioni. Possono fare tutto. Sono i nuovi signorotti.

A noi lavoratori restano solo le briciole.

In città non esiste un solo ente che tuteli i lavoratori. C'è una secie di sindacato che è in piena combutta con i potenti. Ha efficacia ed efficiena pari a zero! Non credo che i lavoratori sorrentini si sentano tutelati da un sindacato o da una associazione di categoria.

Questo la dice lunga anche sull'attuale situazoine deilavoratori che preferiscono vendersi al dio denaro, puttosto che mantenere la dignità dei diritti privati e morali.

Credo che qui da noi serva una vera rivoluzione culturale. Di uno shock che rompa questa prigionia.

Quello che vorrei domandare è: Perchè non c'è un sindacato forte a Sorrento? Non sarebbe più giusto avere una voce che tuteli i lavoratori del settore turistico? Non è strano che esista solo la Federalberghi e non un forte Sindacato che sappia sedere al tavolo con queti "signori"?

Si accettano suggerimenti!

sabato 16 agosto 2008

I miei Complimenti alla coerenza di Famiglia Cristiana

E' recentissima la polemica tra il settimanale "Famiglia Cristiana" e il Governo Berlusconi. Il settimanale dei paolini non le manda a dire e critica a tutto campo alcune proposte e azioni dell'esecutivo. Dalle impronte digitali ai rom, all'emergenza rifuti, alla falsa emergenza sicurezza (si vedano i tagli alle forze dell'ordine e alla rivolta di TUTTI i sindacati di polizia!!!) all'incapacità di far fronte ai veri problemi del paese.
Quella di famiglia cristiana sembra essere la sola voce cattolica che si faccia sentire nel quotidiano del paese. La sola voce grossa ovviamente. Il settimanale dei paolini non è schierato come sostiene il pio Giovanardi (clicca sul nome per il video). Egli forse dimentica le pesantissime accuse dello stesso settimanale verso il PD e verso Veltroni nel centro della campagna elettorale, quadno fu stipulato l'accordo con i radicali.La stroncatura completa di un progetto politico che pretendeva di portare con sè una larga fetta di cattolici. Quello si che fu un colpo pesante.
Caro Giovanardi, anche allora la redazione era schierata ed erano tutti cattocomunisti? Anche le recentissima presa di posizione di radio vaticana e dell'osservatore romano - che prendono le distanze dai recenti editoriali del settimanale - ci fanno capire una cosa molto importante: il diritto alla critica e al pensiero diverso nella chiesa - oltre che nella società - è proibito! Famiglia Cristiana ha espresso delle critiche motivate, delle prese di posizioni chiare ed in linea non solo con la dottrina sociale della Chiesa ma più ancora con il Vangelo, che - piaccia o meno al caro Giovanardi & Co - vale molto di più di poltrone e cariche umane!
Che ben venga allora alla luce la COERENZA di Famiglia Cristiana, alla quale dò tutto il mio appoggio e solidarietà.

Siamo in missione per conto del Signore

Ci sono dei momenti nella vita di una persona dove è necessario ritornare alla semplicità e all'origine di tutto.
Tagliare le troppe zavorre e i troppi arrovellamenti del cervello e riacquistare scioltezza.
Scioltezza nel pensare, nel vivere, nell'agire. Forse è tutto qui il segreto della vita e del vivere bene.
Questo Film è un capolavoro di quello che ho scritto e di molto altro ancora.
"siamo in missione per conto di Dio"
Quale missione? Ognuno trovi la sua e con scioltezza la realizzi.
Buon 15 Agosto!

comincia adesso

E' il tempo di incominciare.
La situazione dei lavorati a Sorrento è dvvero critica.
Una parte di essi (una buona parte) si è fatta comprare dal padrone, dalle sueofferte e dal denaro in bianco ed in nero messo sul piatto!
C'è bisogno di una svolta forte ed epocale.
Mettere da parte piccoli interessi individuali di bottega e fare il salto di quaità.
I diritti, quali quelli ad una vera e sana vita privata, ad un orario vero di 6.40 ore e non di 8 pagato per 6.40. Lo straordinario retribuito...
la Possibilità di avere voce in capitolo e non solo di subire.
Se i vecchi e i giovani albergatori si riuniscono e formano associazioni pericolossissime..è bene che anche i lavoratori vecchi e giovani lo facciano.
ominciamo adesso!

A Sorrento non c'è posto per chi ha bisogno

Vanità significa vuoto, vuotaggine, non senso. Questo è il senso spesso di questi nostri giorni. Ingiustizie, povertà sempre crescenti e ricchezze per pochi che aumentano sempre. Siamo al non senso, siamo al paradosso quotidiano. Quei paradossi che fanno male e fanno santamente indignare.
A Sorrento l'amministrazione comunale schiava degli imprenditori e della federalberghi ha miseramente fallito.
Dal 1 agosto chiuderà l'ufficio dei servizi sociali. Questosignifica due cose.

1) Ci sono i soldi e la volontà di reperirili solo per organizzare feste e spettacoli per i turisti. Ci si può fare in quattro per costruire parcheggi che non servono, per costruire piazzole (Piazza veniero) abbattendo alberi secolari nel totale disinteresse. Ci si può fare in quattro per pubblicizzare una falsa immagine di Sorrento nel mondo.

2) NON ci si può fare in quattro per far fronte alle esigenze dei più poveri della nostra città. Non ci si può fare in quattro per reperire i fondi per pagare assistenti sociali, infermieri, personale qualificato per assistere e dare dignità ai poveri e gli ultimi della nostra città.

Il Sindaco Marco Fiorentino e tutta la sua giunta ha miseramente fallito! E' chiaro sotto gli occhi di tutti che le sue politiche sono solo al servizoi dei potentati di Sorrento, che trovano negli albergatori la loro espressione maggiore.
Non ci si occupa dell'ambiente, della vera e seria differnziata (le autarità non sanno nemmeno cosa sia!).
Non è al cuore dell'amministrazoine una vera e seria educazione alla legalità.
Non sta a cuore di questa amministrazione la tutela dell'ambiente.
Non sta a cuore a questa amministrazoine la tutela di lavoratori e i loro diritti.
Vediamo l'amministrazione comunale muoversi solamente quando e dove ci sono interessi economici.
Questo fa molto pensare. Sarebbe interessante sapere e pubblicare chi fa parte della giunta comunale e chi siede nelle stanze dei bottoni della macchina comunale. Se sono semplici cittadini oppure proprietari di immobili o quant'altro e che quindi hanno a cuore soltanto alcuni settori.
Non si spiega altrimenti la chiusura e la scarsa efficienza del'assessorato alle politiche sociali.
Questi signori hanno una sola cosa da fare se hanno ancora dignità: dimettersi e togliersi dalle scatole!

E' tempo che qualcuno si svegli, che li cittadini rialzino la testa e si riprendano i loro spazi. Non è giusto che pochi spadroneggino su molti. Non è giusto lo sfruttamente dell'uomo su l'altro uomo.
Non si può restare a guardare dietro il falso perbenismo sorrentino!
Le associazioni scendano in piazza, la chesa ed i cristiani si facciano sentire se davvero hanno ascoltato il Vangelo e amano Geù Cristo!
E' vero, il grano deve crescere con la zizzania, ma è altrettanto verissimo che il grano resti tale e la zizzania pure.
Cioè: attenti a non appiattirci al marcio ch c'è in giro.

C'è la Speranza

Gandalf: "le difese devono reggere!"

Aragorn: " Reggeranno"

Elrond: "per te qui non c'è più nulla, solo la morte!"

Arwen: "C'è la Speranza"

giovedì 31 luglio 2008

A Sorrento non c'è posto per gli ultimi

Vanità significa vuoto, vuotaggine, non senso. Questo è il senso spesso di questi nostri giorni. Ingiustizie, povertà sempre crescenti e ricchezze per pochi che aumentano sempre. Siamo al non senso, siamo al paradosso quotidiano. Quei paradossi che fanno male e fanno santamente indignare.
A Sorrento l'amministrazione comunale schiava degli imprenditori e della federalberghi ha miseramente fallito.
Dal 1 agosto chiuderà l'ufficio dei servizi sociali. Questosignifica due cose.

1) Ci sono i soldi e la volontà di reperirili solo per organizzare feste e spettacoli per i turisti. Ci si può fare in quattro per costruire parcheggi che non servono, per costruire piazzole (Piazza veniero) abbattendo alberi secolari nel totale disinteresse. Ci si può fare in quattro per pubblicizzare una falsa immagine di Sorrento nel mondo.

2) NON ci si può fare in quattro per far fronte alle esigenze dei più poveri della nostra città. Non ci si può fare in quattro per reperire i fondi per pagare assistenti sociali, infermieri, personale qualificato per assistere e dare dignità ai poveri e gli ultimi della nostra città.

Il Sindaco Marco Fiorentino e tutta la sua giunta ha miseramente fallito! E' chiaro sotto gli occhi di tutti che le sue politiche sono solo al servizoi dei potentati di Sorrento, che trovano negli albergatori la loro espressione maggiore.
Non ci si occupa dell'ambiente, della vera e seria differnziata (le autarità non sanno nemmeno cosa sia!).
Non è al cuore dell'amministrazoine una vera e seria educazione alla legalità.
Non sta a cuore di questa amministrazione la tutela dell'ambiente.
Non sta a cuore a questa amministrazoine la tutela di lavoratori e i loro diritti.
Vediamo l'amministrazione comunale muoversi solamente quando e dove ci sono interessi economici.
Questo fa molto pensare. Sarebbe interessante sapere e pubblicare chi fa parte della giunta comunale e chi siede nelle stanze dei bottoni della macchina comunale. Se sono semplici cittadini oppure proprietari di immobili o quant'altro e che quindi hanno a cuore soltanto alcuni settori.
Non si spiega altrimenti la chiusura e la scarsa efficienza del'assessorato alle politiche sociali.
Questi signori hanno una sola cosa da fare se hanno ancora dignità: dimettersi e togliersi dalle scatole!

E' tempo che qualcuno si svegli, che li cittadini rialzino la testa e si riprendano i loro spazi. Non è giusto che pochi spadroneggino su molti. Non è giusto lo sfruttamente dell'uomo su l'altro uomo.
Non si può restare a guardare dietro il falso perbenismo sorrentino!
Le associazioni scendano in piazza, la chesa ed i cristiani si facciano sentire se davvero hanno ascoltato il Vangelo e amano Geù Cristo!
E' vero, il grano deve crescere con la zizzania, ma è altrettanto verissimo che il grano resti tale rispetto alla zizzania.
Cioè: attenti a non appiattirci al marcio che c'è in giro.
Coraggio: Il tempo della nostra ingiustizia...sta finendo!

domenica 20 luglio 2008

Ci nascondono molto...ma li scoveremo tutti!

I tempi per il paese Italia sono davvero bui. Ma ciò non significa che noi ci arrenderemo. La mafia, la criminalità serpeggia dove ci sono molti soldi. La corruzione,l'evasione, l'asservimento al denaro.
Loro non si fermeranno, nemmeno noi!

C'è del buono nella vita. Vale la pena vivere e lottare per questo.

sabato 19 luglio 2008

La spazzatura di Napoli


Ha fatto notizia l'annuncio del plurinquisito e autoassolto impunito Berlusconi sulla risoluzione del problema rifiuti di Napoli. Tutto risolto sembra, ma con la compiacenza dei mezzi di comunicazione schiavi del sistema e del loro più grande burattinaio in compiacenza dei partiti(quasi tutti) di maggioranza ed opposizione.
La situazione in realtà è molto diversa e drammatica. Quello di Berlusconi è solo maquillage, facciata una presa per i fondelli. La verità è un'altra e mai imezzi ufficiali di ocmunicazione ce lo diranno.
Per fortuna esiste la rete e con essa la vera infirmazione.
Ricevo una lettera di Padre Alez x Zanotelli, un uomo che sta sul fronte e che conosce bene Napoli, la sua gente e la sua vera storia.
Pubblico la lettera di seguito, con la richiesta di farla girare in fretta.
Buona informazione a tutti.
Napoli ,12 luglio 2008
LETTERA AGLI AMICI

“ E’ AL COLMO LA FECCIA”


Carissimi,
è con la rabbia in corpo che vi scrivo questa lettera dai bassi di Napoli, dal Rione Sanità nel cuore di quest’estate infuocata. La mia è una rabbia lacerante perché oggi la Menzogna è diventata la Verità. Il mio lamento è così ben espresso da un credente ebreo nel Salmo 12
“ Solo falsità l’uno all’altro si dicono:
bocche piene di menzogna,
tutti a nascondere ciò che tramano in cuore.
Come rettili strisciano,
e i più vili emergono,
è al colmo la feccia.”

Quando ,dopo Korogocho,ho scelto di vivere a Napoli , non avrei mai pensato che mi sarei trovato a vivere le stesse lotte. Sono passato dalla discarica di Nairobi, a fianco della baraccopoli di Korogocho alle lotte di Napoli contro le discariche e gli inceneritori.Sono convinto che Napoli è solo la punta dell’iceberg di un problema che ci sommerge tutti.Infatti, se a questo mondo, gli oltre sei miliardi di esseri umani vivessero come viviamo noi ricchi (l’11% del mondo consuma l’88% delle risorse del pianeta!) avremmo bisogno di altri quattro pianeti come risorse e di altro quattro come discariche ove buttare i nostri rifiuti. I poveri di Korogocho, che vivono sulla discarica, mi hanno insegnato a riciclare tutto , a riusare tutto, a riparare tutto, a rivendere tutto, ma soprattutto a vivere con sobrietà.

E’ stata una grande lezione che mi aiuta oggi a leggere la situazione dei rifiuti a Napoli e in Campania, regione ridotta da vent’anni a sversatoio nazionale dei rifiuti tossici.Infatti esponenti della camorra in combutta con logge massoniche coperte e politici locali, avevano deciso nel 1989 ,nel ristorante “La Taverna” di Villaricca”, di sversare i rifiuti tossici in Campania.Questo perché diventava sempre più difficile seppellire i nostri rifiuti in Somalia. Migliaia di Tir sono arrivati da ogni parte di Italia carichi di rifiuti tossici e sono stati sepolti dalla camorra nel Triangolo della morte (Acerra-Nola- Marigliano), nelle Terre dei fuochi ( Nord di Napoli ) e nelle campagne del Casertano. Questi rifiuti tossici “bombardano” oggi ,in particolare i neonati, con diossine,nanoparticelle che producono tumori, malformazioni , leucemie……

Il documentario Biutiful Cauntri esprime bene quanto vi racconto .

A cui bisogna aggiungere il disastro della politica ormai subordinata ai potentati economici-finanziari.Infatti questa regione è stata gestita dal 1994 da 10 commissari straordinari per i rifiuti ,scelti dai vari governi nazionali che si sono succeduti.( E’ sempre più chiaro, per me, l’intreccio fra politica, potentati economici-finanziari, camorra, logge massoniche coperte e servizi segreti!). In 15 anni i commissari straordinari hanno speso oltre due miliardi di euro, per produrre oltre sette milioni di tonnellate di “ecoballe” , che di eco non hanno proprio nulla : sono rifiuti tal quale, avvolti in plastica che non si possono nè incenerire ( la Campania è già un disastro ecologico!) né seppellire perché inquinerebbero le falde acquifere. Buona parte di queste ecoballe, accatastate fuori la città di Giugliano, infestano con il loro percolato quelle splendide campagne denominate “Taverna del re “.

E così siamo giunti al disastro ! Oggi la Campania ha raggiunto gli stessi livelli di tumore del Nord-Est, che però ha fabbriche e lavoro.Noi ,senza fabbriche e senza lavoro, per i rifiuti siamo condannati alla stessa sorte.Il nostro non è un disastro ecologico-lo dico con rabbia- ma un crimine ecologico, frutto di decisioni politiche che coprono enormi interessi finanziari .Ne è prova il fatto che Prodi , a governo scaduto , abbia firmato due ordinanze:una che permetteva di bruciare le ecoballe di Giugliano nell’inceneritore di Acerra, l’altra che permetteva di dare il Cip 6 ( la bolletta che paghiamo all’Enel per le energie rinnovabili) ai 3 inceneritori della Campania che “trasformano la merda in oro- come dice Guido Viale-Quanto più merda , tanto più oro!”

Ulteriore rabbia quando il governo Berlusconi ha firmato il nuovo decreto n.90 sui rifiuti in Campania. Berlusconi ci impone , con la forza militare, di costruire 10 discariche e quattro inceneritori. Se i 4 inceneritori funzionassero, la Campania dovrebbe importare rifiuti da altrove per farli funzionare.Da solo l’inceneritore di Acerra potrebbe bruciare 800.000 tonnellate all’anno! E’ chiaro allora che non si vuole fare la raccolta differenziata, perché se venisse fatta seriamente ( al 70 %),non ci sarebbe bisogno di quegli inceneritori.
E’ da 14 anni che non c’è volontà politica di fare la raccolta differenziata. Non sono i napoletani che non la vogliono, ma i politici che la ostacolano perché devono ubbidire ai potentati economici-finanziari promotori degli inceneritori. E tutto questo ci viene imposto con la forza militare vietando ogni resistenza o dissenso, pena la prigione.Le conseguenze di questo decreto per la Campania sono devastanti.”Se tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge (articolo 3 della Costituzione), i Campani saranno meno uguali, avranno meno dignità sociale-così afferma un recente Appello ai Parlamentari Campani Ciò che è definito “tossico” altrove, anche sulla base normativa comunitaria, in Campania non lo è; ciò che altrove è considerato “pericoloso”qui non lo sarà.
Le regole di tutela ambientale e salvaguardia e controllo sanitario, qui non saranno in vigore. La polizia giudiziaria e la magistratura in tema di repressione di violazioni della normativa sui rifiuti , hanno meno poteri che nel resto d’Italia e i nuovi tribunali speciali per la loro smisurata competenza e novità, non saranno in grado di tutelare,come altrove accade, i diritti dei Campani”.
Davanti a tutto questo, ho diritto ad indignarmi. Per me è una questione etica e morale. Ci devo essere come prete, come missionario. Se lotto contro l’aborto e l’eutanasia, devo esserci nella lotta su tutto questo che costituisce una grande minaccia alla salute dei cittadini campani. Il decreto Berlusconi straccia il diritto alla salute dei cittadini Campani.
Per questo sono andato con tanta indignazione in corpo all’inceneritore di Acerra ,a contestare la conferenza stampa di Berlusconi , organizzata nel cuore del Mostro, come lo chiama la gente. Eravamo pochi, forse un centinaio di persone.( La gente di Acerra, dopo le botte del 29 agosto 2004 da parte delle forze dell’ordine,è terrorizzata e ha paura di scendere in campo). Abbiamo tentato di dire il nostro no a quanto stava accadendo.Abbiamo distribuito alla stampa i volantini :”Lutto cittadino.La democrazia è morta ad Acerra.Ne danno il triste annuncio il presidente Berlusconi e il sottosegretario Bertolaso.” Nella conferenza stampa ( non ci è stato permesso parteciparvi !)Berlusconi ha chiesto scusa alla Fibe per tutto quello che ha “subito” per costruire l’inceneritore ad Acerra !( Ricordo che la Fibe è sotto processo oggi ! ).Uno schiaffo ai giudici! Bertolaso ha annunciato che aveva firmato il giorno prima l’ordinanza con la Fibe perché finisse i lavori!Poi ha annunciato che avrebbe scelto con trattativa privata, una delle tre o quattro ditte italiane e una straniera , a gestire i rifiuti.Quella italiana sarà quasi certamente la A2A ( la multiservizi di Brescia e Milano) e quella straniera è la Veolia, la più grande multinazionale dell’acqua e la seconda al mondo per i rifiuti. Sarà quasi certamente Veolia a papparsi il bocconcino e così, dopo i rifiuti , si papperà anche l’acqua di Napoli.Che vergogna! E’ la stravittoria dei potentati economici-finanziari, il cui unico scopo è fare soldi in barba a tutti noi che diventiamo le nuove cavie.
Sono infatti convinto che la Campania è diventata oggi un ottimo esempio di quello che la Naomi Klein nel suo libro Shock Economy, chiama appunto l’economia di shock! Lì dove c’è emergenza grave viene permesso ai potentati economico-finanziari di fare cose che non potrebbero fare in circostanze normali. Se funziona in Campania, lo si ripeterà altrove. (New Orleans dopo Katrina insegna!).
E per farci digerire questa pillola amara, O’ Sistema ci invierà un migliaio di volontari per aiutare gli imbecilli dei napoletani a fare la raccolta differenziata, un migliaio di alpini per sostenere l’operazione e trecento psicologi per oleare questa operazione!! Ma a che punto siamo arrivati in questo paese!?!Mi indigno profondamente! E proclamo la mia solidarietà a questo popolo massacrato! “ Padre Alex e i suoi fratelli “ era scritto in una fotografia apparsa su Tempi(inserto di La Repubblica ). Sì , sono fiero di essere a Napoli in questo momento così tragico con i miei fratelli(e sorelle) di Savignano Irpino,espropriati del loro terreno seminato a novembre , con i miei fratelli di Chiaiano, costretti ad accedere nelle proprie abitazioni con un pass perchè sotto sorveglianza militare .
Per questo, con i comitati come Allarme rifiuti tossici , con le reti come Lilliput e con tanti gruppi,
continueremo a resistere in Campania. Non ci arrenderemo.Vi chiedo di condividere questa rabbia, questa collera contro un Sistema economico-finanziario che ammazza ed uccide non solo i poveri del Sud del mondo, ma anche i poveri nel cuore dell’Impero. Trovo conforto nelle parole del grande resistente contro Hitler, il pastore luterano danese, Kaj Munk ucciso dai nazisti nel 1944 .” Qual è dunque il compito del predicatore oggi ?Dovrei rispondere: fede, speranza e carità. Sembra una bella risposta. Ma vorrei dire piuttosto :coraggio. Ma no, neppure questo è abbastanza provocatorio per costituire l’intera verità.....Il nostro compito oggi è la temerarietà..Perchè ciò di cui come Chiesa manchiamo non è certamente né di psicologia né di letteratura.Quello che a noi manca è una santa collera.”
Davanti alla Menzogna che furoreggia in questa regione campana, non ci resta che una santa collera. Una collera che vorrei vedere nei miei concittadini, ma anche nella mia Chiesa. “.I simboli della Chiesa Cristiana sono sempre stati il leone, l’agnello, la colomba e il pesce-diceva sempre Kaj Munk-Ma mai il camaleonte.”
Vi scrivo questo al ritorno della manifestazione tenutasi nelle strade di Chiaiano, contro l’occupazione militare della cava.Invece di aspettare il giudizio dei tecnici sull’idoneità della cava, Bertolaso ha inviato l’esercito per occuparla. La gente di Chiaiano si sente raggirata, abbandonata e tradita .
Non abbandonateci. E’ questione di vita o di morte per tutti. E’ con tanta rabbia che ve lo scrivo.
Resistiamo!

Alex Zanotelli

venerdì 18 luglio 2008

misericordia


Il mondo, noi tutti abbiamo bisogno di misericordia. Sembra retorica, la solita retorica ma in realtà non lo è. Per molti anni, forse secoli abbiamo interpretato la misericordia in modo sbagliato. L'abbiamo intesa come buonismo. Perdoniamo tutto e tutti senza discernimento, senza tener presente i fatti, le vittime, le situazioni.
E' vero, la misericordia è per tutti e sicuramente va data a tutti nei modi e nei tempi giusti, senza forzature o dogmatismi.
Mi soffermo però oggi sul vero significato di tale parola. Sul significato scritto e voluto nei vangeli, messo sulla bocca di Gesù.
Misericordia, dal greco eleos significa:gentilezza o bontà verso il misero e l'afflitto, con un desiderio di aiutarlo.
Essere misericordiosi qundi significa attenzione alle vittime, agli ultimi, ai poveri e dimenticati del mondo. Attenzione a coloro che sono più a rischio, coloro che hanno meno garanzie, meno tutela, meno benessere.
Essere misericordiosi è urgente, urgentissimo e attualissimo. Servono uomini e donne misericordiosi attivi.

mercoledì 16 luglio 2008

Per tutti


Buona giornata a tutti.
La vita è una sola e questo lo sappiamo tutti. Non va sprecata. e pure questo lo sappiamo già.
Quello che forse ci è difficile capire è come vivere bene questa vita.
Forse un secondo piccolo segreto è racchiuso nel sorriso. Non quello degli ebeti ma in quello più nascosto pe profondo del cuore. Quello che continua anche se le cose non vanno sempre bene o come si vorrebbe.
Come si fa ad averlo non ne sono sicuro. Di certo va alimentato con l'Amore per qualcuno, chiunque esso sia. C'è bisogno di una dedizione disinteressata e vera, il desiderio forte di donarsi senza nulla chiedere e pretendere in cambio. Questo si alimenta il sorriso del cuore e fa stare bene.
Ah dimenticavo un secondo ingrediente fondamentale: La speranza certa che le cose buone, il Bene è sempre più forte del male.
Buona giornata

sabato 12 luglio 2008

Il segreto


A volte si vive nella paura e nella paura di fare tutto.
Dipende da chi o da cosa si è schiavi o sudditi. Gli amici, la famiglia, le ideologie, i partiti, i movimenti, il lavoro...se stessi.
E' sempre una questione di scelta. Bisogna scegliere chi servire. Con più o mena coscienza noi in mille forme scegliamo sempre di servire noi stessi. Anche nelle intenzioni più buone e sante bisogna stare attenti e discernere bene chi davvero stiamo servendo.
La scelta da millenni è sempre la stessa: scegliere di essere al servizio del vero Signore o degli schiavi mascherati da signori.
Non è semplice, ma la chiave di tutto è li'.
Il segreto di una vita - non risparmaita da diffcoltà o sofferenze - ricca di senso e di sapore è tutta li', ogni giorno a nostra portata di mano.

giovedì 10 luglio 2008

C'è anche un'altra umanità

Oggi forse ci intrisitamo un pò, ma è una tristezza sana che ci smuove il cuore e dovrebbe rompere la crsota di pietra dura che abbiamo messo sul nostro cuore di carne.
Ci sono anche le persone inutili, quelle che per i canoni del vivere comune non contano nulla.
Quelli che magari non brillano, nn sono eccelsi, i diversamente abili, i ritardati mentali, gli anziani, gli ultimi degli ultimi.
Noi li consideriamo tali, in realtà sono i nostri maestri, sono i nostri Signori, sono quelli dai quali dovremmo imparare a vivere.
Forse se un giorno vivremo per sempre lo dovremo a loro.
"Nani in mezzo ai guai con cuori di Giganti"

Non lasciamoli soli, occupiamoci di loro e guadagneremo il tesoro più grande che il mondo ed il cielo possano donarci.

lunedì 7 luglio 2008

La parabola del ranocchio

C'era una volta una gara ... di ranocchi. L'obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Richiamata dall'insolito spettacolo, si radunò molta gente per vedere e fare il tifo. Cominciò la gara, ma in realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi del tipo: "Ma che pena!!! Non ce la faranno mai!" E così alcuni ranocchi, che percepirono questi commenti, cominciarono a desistere, sfiduciati, tranne uno, che continuava a cercare di raggiungere la cima. Ma la gente continuava:
"... Che pena!!! Non ce la faranno mai!..."
Sennonché molti ranocchi si diedero per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio testardo, che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine, la cima.
Quindi, com'è naturale che fosse, gli altri vollero sapere come avesse fatto e uno degli altri ranocchi più curiosi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere quella difficile prova. Non ottenne risposta. E cosi si scoprì che quel ranocchio vincitore... era sordo!
Morale: non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative... derubano le migliori speranze del tuo cuore! Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi. Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO!

domenica 6 luglio 2008

Sembra scontato ma..

Si arriva ad un certo punto in cui se si vuole dare sale a quello che si vive, bisogna iniziare a vivere.
Sembr scontato ma non lo è.
Noi rischiamo sempre di restare nel mondo delle idee che ci fanno fare giri immensi ma poi non ci conducono a nulla. Si rimane con un mucchio di mosche nelle mani!
No, le idee vanno bene ma la vita vissuta è quella che dà corpo e visibilità alle idee. Sembra scontato ma non lo è!
Il rischio più grade che io credo tutti corriamo è quello dell'omologazione. Essere tutti uguali, fotocopie, perdita di originalità. Tra l'altro poi oggi essere originali non significaaffatto fare cose strane o strabilianti. Questo si chiama vanità,egocentrismo,philauthìa...
Nò essere originali è essere quello che si sente e viverlo. Sembra scontato ma non lo è!
Oggi è facilissimo trovare chi a parole si schiera con i meno brillanti, i più oppressi, i meno fashion.
Nei fatti sono persone rarissime. Sembra scontato ma non lo è!
Oggi è facilissmo troare pesone che loro sono di quelli chele cose le dicono in faccia a tutti...nei fatti poi così non è.
Sembra scontato ma non lo è!
Gli esempi potrebbero continuare a lungo, continuate voi.
Ne pongo solo uno che ne racchiude tutti:
Oggi è facilissimo trovare chi si propone come vero uomo ma poi nei fatti...
Tutto sembra scontato ma non lo è...

venerdì 4 luglio 2008

Il Dolo Berlusconi

Riporto un articolo di Marco Travaglio. Meditate gente, meditate!

l'Unità, 28 giugno 2008

Quando il Lodo Schifani-bis, anzi il Lodo Alfano, anzi il Dolo Berlusconi sarà sulla Gazzetta Ufficiale, l’Italia sarà l’unica democrazia al mondo in cui quattro cittadini sono “più uguali degli altri” di fronte alla legge. Un privilegio che George Orwell, nella “Fattoria degli animali”, riservava non a caso ai maiali. E che, nell’Italia del 2008, diventa appannaggio dei presidenti della Repubblica, del Senato (lo stesso Schifani), della Camera e soprattutto del Consiglio. I massimi rappresentanti delle istituzioni, che nelle altre democrazie devono dare il buon esempio e dunque mostrarsi più trasparenti degli altri, in Italia diventano immuni da qualunque processo penale durante tutto il mandato, qualunque reato commettano dopo averlo assunto o abbiano commesso prima di assumerlo. Compresi i reati comuni, “extrafunzionali”, cioè svincolati dalla carica e persino dall’attività politica. Anche strangolare la moglie, anche arrotare con l’auto un pedone sulle strisce, anche stuprare la colf o molestare una segretaria. O magari corrompere un testimone perché menta sotto giuramento in tribunale facendo assolvere un colpevole. Che poi è proprio il caso nostro, anzi Suo. Come scrisse il grande Claudio Rinaldi sull'Espresso a proposito del primo Lodo, "un'autorizzazione a delinquere".La suprema porcata cancella, con legge ordinaria - votata in un paio di minuti dal collegio difensivo allargato del premier imputato, che ha nome “Consiglio dei ministri” - l’articolo 3 della Costituzione repubblicana. Che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…”. La questione è tutta qui. Le chiacchiere, come si dice a Roma, stanno a zero. Se tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, non ne possono esistere quattro che non rispondono in nessun caso alla legge per un certo numero di anni in base alle loro “condizioni personali e sociali”, cioè alle cariche che occupano. Se la Costituzione dice una cosa e una legge ordinaria dice il contrario, la legge ordinaria è incostituzionale. A meno, si capisce, di sostenere che è incostituzionale la Costituzione (magari prima o poi si arriverà anche a questo). Ora, quando in una democrazia governo e parlamento varano una legge incostituzionale, a parte farsi un’idea della qualità del governo e del parlamento che hanno eletto, i cittadini non si preoccupano. Sanno, infatti, che le leggi incostituzionali sono come le bugie: hanno le gambe corte. Il capo dello Stato non le firma, il governo e il parlamento le ritirano oppure, se non accade nessuna delle due cose, la Corte costituzionale le spazza via. Ma purtroppo siamo in Italia, dove le leggi incostituzionali, come le bugie, hanno gambe lunghissime. Non è affatto scontato che il presidente della Repubblica o la Consulta se la sentano di bocciare la suprema porcata. A furia di strappi, minacce, ricatti, vere e proprie estorsioni politiche, il terrore serpeggia nelle alte sfere (che preferiscono chiamarlo “dialogo”). E anche la Costituzione è divenuta flessibile, anzi trattabile. Un mese fa è passata con tutte le firme e le controfirme una legge razziale (per solennizzare il 70° anniversario di quelle mussoliniane) denominata “decreto sicurezza”: quella che istituisce un’aggravante speciale per gli immigrati irregolari. Se fai una rapina e sei di razza ariana e di cittadinanza italiana, ti becchi X anni; se fai una rapina e sei extracomunitario, ti becchi X+Y anni. Vuoi mettere, infatti, la soddisfazione di essere rapinato da un italiano anziché da uno straniero. E il principio di uguaglianza? Caduto in prescrizione. Stavolta è ancora peggio, perchè non è in ballo il destino di qualche vuccumpra’, ma l’incolumità giudiziaria del noto tangentaro (vedi ultima sentenza della Cassazione sul caso Sme-Ariosto) che siede a Palazzo Chigi. Infatti è già tutto un distinguo, a destra come nella cosiddetta opposizione, sulle differenze che farebbero del Lodo-bis una versione “migliore” del Lodo primigenio. Il ministro ad personam Angelino Jolie assicura che, bontà sua, “la sospensione dei processi non impedisce al giudice l'assunzione delle prove non rinviabili, la prescrizione è sospesa, l'imputato vi può rinunciare. La sospensione non è reiterabile e la parte civile può trasferire in sede civile la propria pretesa”. Il che, ad avviso suo e di tutti i turiferari arcoriani sparsi nei palazzi, nelle tv e nei giornali, basterebbe a rendere costituzionale la porcata. Noi, che non siamo costituzionalisti, preferiamo affidarci a chi lo è davvero (con tutto il rispetto per Angelino e il suo gemellino Ostellino), e cioè all’ex presidente della Corte costituzionale Valerio Onida. Il quale, interpellato il 18 giugno da Liana Milella su la Repubblica, ha spiegato come e qualmente chi cita la sentenza della Consulta che nel 2004 bocciò il primo Lodo e sostiene che questo secondo la recepisce, non ha capito nulla: “La prerogativa di rendere temporaneamente improcedibili i giudizi per i reati commessi al di fuori dalle funzioni istituzionali dai titolari delle più alte cariche potrebbe eventualmente essere introdotta solo con una legge costituzionale, proprio come quelle che riguardano parlamentari e ministri… La bocciatura del vecchio lodo nel 2004 da parte della Consulta è motivata dalla violazione del principio di uguaglianza dei cittadini quanto alla sottoposizione alla giurisdizione penale”. L’unica soluzione per derogare all’articolo 3 è modificare eventualmente la Costituzione (con doppia lettura alla Camera e doppia lettura al Senato, e referendum confermativo in mancanza di una maggioranza dei due terzi). E non con una legge che sospenda automaticamente i processi alle alte cariche: sarebbe troppo. Ma, al massimo, con una norma che - spiega Onida - “introduca una forma di autorizzazione a procedere che consentirebbe di valutare la concretezza dei singoli casi. Ragiono su ipotesi, perché gli ‘scudi’ sono da guardare sempre con molta prudenza… La sospensione non dovrebbe essere automatica, ma conseguire al diniego di una autorizzazione a procedere. E comunque la legge costituzionale resta imprescindibile”. Insomma, quando Angelino Jolie sbandiera la “piena coincidenza del Lodo con le indicazioni della Consulta”, non sa quel che dice. La rinunciabilità del Lodo non significa nulla (comunque Berlusconi, l’unico ad averne bisogno, non vi rinuncerà mai: altrimenti non l’avrebbe fatto). E la possibilità della vittima di ricorrere subito in sede civile contro l’alta carica che le ha causato il danno, se non fosse tragica, sarebbe ridicola: uno dei quattro presidenti si mette a violentare ragazze o a sparare all’impazzata, ma i giudici non lo possono arrestare (nemmeno in flagranza di reato), nè destituire dall’incarico fino al termine della legislatura; in compenso le vittime, se sopravvivono, possono andare dal giudice civile a chiedere qualche euro di risarcimento… Che cos’è: uno scherzo? L’unica differenza sostanziale tra il vecchio e il nuovo Lodo è che stavolta vale per una sola legislatura: non per un premier che viene rieletto, nè per un premier (uno a caso) che passa da Palazzo Chigi al Quirinale. Ma ciò vale fino al termine di questa legislatura. Dopodichè Berlusconi, una volta rieletto o asceso al Colle, potrà agevolmente far emendare il Lodo, sempre per legge ordinaria, e concedersi un’altra proroga di 5 o di 7 anni.A questo punto si spera che il capo dello Stato non voglia cacciarsi nell’imbarazzante situazione in cui si trovò nel 2004 Carlo Azeglio Ciampi: il quale firmò (e secondo alcuni addirittura ispirò tramite l’amico Antonio Maccanico) il Lodo, e sei mesi dopo fu platealmente smentito dalla Corte costituzionale. Uno smacco che, se si dovesse ripetere, danneggerebbe la credibilità di una delle pochissime istituzioni ancora riconosciute dai cittadini: quella del Garante della Costituzione. Quando una legge è manifestamente, ictu oculi, illegittima, il capo dello Stato ha non solo la possibilità, ma il dovere di rinviarla al mittente prima che lo faccia la Consulta. In ogni caso, oltre al doppio filtro del Quirinale e della Consulta, c’è anche quello dei cittadini. Che, tanto per cominciare, scenderanno in piazza a Roma l’8 luglio contro questa e le altre leggi-canaglia. Dopodichè potranno raderle al suolo con un referendum, già preannunciato da Grillo e Di Pietro. Si spera che anche il Pd - se non gli eletti, almeno gli elettori - vi aderirà. Si attendono smentite al commento più scombiccherato della drammatica giornata di ieri: quello della signora Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, secondo la quale “il Lodo deve valere dalla prossima legislatura”. Così il Caimano si porta dietro lo scudo spaziale anche al Quirinale. Non sarebbe meraviglioso?

domenica 29 giugno 2008

Lavorare per vivere o vivere per lavorare?

A Sorrento (Na) c'è una emergenza lavoro che nessuno vuol vedere. A differenza di tanti altri posti qui il lavoro non manca, quello che manca è chi tuteli i lavoratori. La situazione è drammatica.
L'intera economia si basa e gira intorno al turismo, quindi hotels e ristoranti. I veri padroni della città sono gli albergatori, la Federalberghi, e i grandi ristoratori. Uomini e odnne che posseggono grandi capitali, investiti in questo settore e che hanno la fortuna di avere lavoratrici e lavoratori che svolgono (fatte le dovute eccezioni) il loro lavoro in modo encomiabile.
Anche se si firma un contratto di 6.40 si lavora per 8 ore pagate per 6.40! Chi svolge un turno di notte in qualche hotel può rrivare anche a 10 (Dieci) o 12 (dodici) ore di lavoro con qualche maggiorazoine notturna.
Le famiglie sono divise perchè cè chi lavora di giorno e chi di pomeriggio. Per cui chi arriva vede l'altro uscire per il lavoro. Quando questo si ritira a casa o tutti gli altri dormono, oppure sono fuori, oppure trova la povera madre o moglie che lo attende per dargli la cena e la buona notte.
Questa è vita?
Si lavora per guadagnare per poi pagare tasse o bollette o per un pranzo ed una cena garantita ogni giorno.
I lavoratori non hanno nessuno che li informi dei loro diritti oltre che dei loro doveri.
Nessuno che li organizzi per tutelare la loro salute psico-fisica. Nessuno che gli garantisca assistenza in caso di litigio col titolare oppure nel caso avesse bisogno di permessi o aumenti o qualnt'altro.
Mi sono sempre chiesto come mai i controlli nei grandi e piccoli hotels e ristoranti siano sempre così rari e sporadici. Forse che dietro vi sia una connivenza di favori? forse che dietro vi sia un Humus di clientelismo molto pericoloso che possa creare terreno fertile per nuove mafie? Non c'è da scherzare se si sentono sempre di più in giro ragazzi, figli di albergatori che non si fanno nessun problema nel dichiarare che evedere è giusto! che farsi pagare in nero sia legittimo!
Questi ragionamenti portano solo alla barbarie, dove vince solo chi è più furbo, forte e spietato!
questa è ingiustizia! del resto però come lamentarsi se al governo abbaimo un pluriindagato, inneggiante all'evasione, aspirante dittatore del belpaese? Se i nostri adulti la pensano come lui, come possono i figli discostarsene?
Intanto vecchi e giovani imprenditori si organizzano per migliorare la città e la sua economia, ma nessuno pensa alla vita e alla economia domestica delle tante lavoratrici e lavoratori.
Pochi si arricchiscono sempre di più per il lavoro duro di tanti che restano nella loro condizione!
Questo non è giusto! Non si può sempre tacere o soprassedere.
C'è bisogno di informazione, di formazione, di organizzarsi perchè le persone non sono merce da acquistare ma anime che meritano rispetto!

lunedì 23 giugno 2008

Monsignor Mattiazzo conosce il Vangelo?

Vi rimando a quello che è accaduto a Padova.
Direi che è qualcosa di davvero scandaloso! Un vescovo pastore di anime che caccia fuori un fedele solo perchè ha fatto il suo mestiere di cronista portando alla luce la vicenda di Don Sante Sguotti. Eppure il vangelo di quel giorno era proprio profetico: "Quello che vi dico in segreto predictelo sui tetti". "Non c'è nulla di nascosto che resterà nell'ombra..."

Sono un teologo e posso dire con assoluta certezza che quello che il vescovo Antonio Mattiazzo ha commesso è palesemente antievangelico! cioè va contro il Vangelo!
questo davvero mi scandalizza perchè Gesù non ha mai cacciato nessuno - soprattutto i peccatori - ma solo i mercanti del tempio, quelli si.
Mi chiedo se il monsignore abbia la sana abitudine di cacciare quelli che commerciano con il sacro.
Mi auguro di si ma ho dei seri dubbi.

Mi chiedo soprattutto se il monsigore conosca il Vangelo, ed in particolare se conosce queste citazioni:

"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci." (matteo 23,13)

"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta, dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava praticare, senza omettere quelle" (Matteo 23,23)

"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono pieni di rapina e d'intemperanza." (matteo 23,25)

"Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbiancati: essi all'esterno son belli a vedersi, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putridume." (Matteo 23,27)

E soprattutto credo proprio che il monsignore non conosca bene il Vangelo quando Gesù dice:

"Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa."

Mediti eccellenza, e impari a conoscere il Vangelo che lei è chiamato a servire servendo gli uomini, tutti gli uomini!

P.s. Il vescovo tramite una nota dell'ufficio stampa si scusa col giornalista.
Certo tramite nota è diverso di come platealmente lo ha cacciato, ma meglio di niente anche se la nota è molto fredda e tenta di arrampicarsi sugli specchi.
Meditate gente, meditate...

giovedì 19 giugno 2008

Elrond consegna Andúril ad Aragorn

"quando si inizia a vivere come NON si pensa, piano piano si inizia a pensare come si vive"

Ci sono dei momenti in cui na persona deve scegliere. Ci sono dei momenti in una persona deve riappropriarsi della sua anima, della sua essenza. In alcuni momenti cruciali, un uomo deve ritornare alla radice di se stesso, recuperare le sue forza, lo sprito profondo che lo anima, la fiamma che fa ardere il suo cuore.
Richiamare a sè tutta la nobiltà d'animo, il bello e il buono che giace fin nelle recondite profondità delle sue fibre.
Ritornare ad essere se stessi, re nobile del proprio cuore.

"Metti da parte il ramingo, diventa ciò che sei nato per essere"

domenica 15 giugno 2008

L'obsolescenza pianificata - Non facciamo prendere per i fondelli!

vedere con molta attenzione ed ascoltare attentamente.
Questo video ci illuina su come ci vogliono prendere per il c..o!
Apriamo gli occhi e rispediamoli nel buoi delle loro esistenze

sabato 14 giugno 2008

Maurizio Pallante: la decrescita felice

Ci prendono in giro ogni giorno!
Datori di lavoro, amministratori comunali, tv, giornali, parlano solo di sciocchezze e mai danno la voce a gente come Pallante.
Ma ci rendiamo conto che ogni giorno al denaro sacrifichiamo i nostri affetti, l'amore della nostra vita: moglie,maritio,figli.
Le amicizie, i sentimenti che sono la cosa più preziosa che abbiamo, l'Amore ogni giorno è mortficato ed offeso per GUADAGNARE!
siamo proprio stupidi se non ci svegliamo e cominciamo a riprenderci il nostro tempo e le cose più preziose che abbiamo!
Lavoriamo, lavoriamo, lavoriamo...e cose ci resta? il portafoglio pieno? forse ma che ce ne facciamo? niente perchè la vita nonha prezzo, vale molto di più di un pugno di euro!
Coraggio! c'è bisogno di una vera rivoluzione dal basso! ma è possibile
Coraggio!

mercoledì 4 giugno 2008

Non si può restare indifferenti

A questo video, a questi dati ed in queste situazioni che si acuiscono ogni giorno di più non si può stare a guardare senza agire!
I poveri ed ogni tipo di overtà va combattuta in ogni modo.
Ovunque siamo accanto, accanto, accanto a noi ci sono forme striscianti e nascoste di povertà!
vanno stanate, aiutate, combattute!
Diamo senso alla nostra esistenza!

lunedì 2 giugno 2008

Beppe Grillo: La Lega Nord canta

Oggi è il 2 giugno!
Questo governo è incostituzionale! i personaggi obbrobriosi di ieri, ci sono ancora oggi, pù pericolosi di ieri!

Casa di riposo di Sorrento, primi risultati

Oggi sono stato a colloquio con il parroco dela Cattedrale Don luigi di Prisco per affrontare e capire il problema casa di riposo S.Antonio.
Gli ho esposto i problemi e avanzato le proposte. Ho capito ed è bene che tutti lo sappiano che il consiglio di amministrazione è composto da tre elementi nominati dalla curia e due dal comune! Per cui la responsabilità pende maggiormente dalla parte della chiesa!
In sostanza sono riuscito a strapare l'impegno di portare in consiglio di amministrazione la questione di una degna ed umana assistenza agli ospiti, non solo col volontariato ma sopattutto con l'aiuto e l'assunzione di figure professionali!
Non è poco ma nemmeno molto.
Ora la palla è loro, io vigilerò affinchè le cose non finiscano nel dimenticatoio.
A Sorrento esiste molto benessere ma anche molte sacche di povertà di ogni genere e provenienza.
A queste ultimi va data voce, risposte, dignità!

sabato 31 maggio 2008

GIU' LE MANI DALLE CAVE DI CHIAIANO 1^PARTE -Prof. MARFELLA

Lo Psiconano dice che Chiaiano è idonea per una discarica! lui lo dice perchè a chiaiano non ci sono i suoi figli nè la sua famiglia! A chiaiano ci sono solo uomini, donne e bambini che devono solo obbedire.
Io ho una proposta: Mandiamo tutti i rifiuti nella sua villa in sardegna!
Gente irresponsabile di destra e sinistra che per anni a Napoli hanno solo mangiato e derubato.
La gente di Napoli merita molto molto di più. Non va sfruttata. Napoli deve rinascere.
A parlare in questo video è un ONCOLOGO del Pascale e non un leccaculo dello Psiconano o di Bertolaso!
Non facciamoci prendere per i fondelli, seguiamo le persone che ne sanno qualcosa e non gli improvvisati interessati solo a soldi e potere a basso costo!

venerdì 30 maggio 2008

Chernobyl Decay and Deformed

Prego di vedere questo video solo a persone forti di stomaco.
Maledetti tutti quelli che vogliono il nucleare, che per il denaro ed un finto progresso AMMAZZANO INNOCENTI FIGLI DI DIO!
Maledetti voi e il vostro denaro! Voi governanti di quattro soldi sporchidi sangue innocente, voi che vendete o volete vendere i nuovi Cristi per le solite 30 monete d'argento!
Maledetti!

giovedì 29 maggio 2008

L'economia

Sono sempre più convinto che nei consigli comunali non possan e debbano sedere bancari, imprenditori edili, pesci grossi dell'economia dei paesi.
Non è giusto perchè questi signori vanno lì solo per fare i fatti loro, disinteressati al vero interesse pubblico e molto molto interessati al bene proprio!
Specialisti dell'imbroglio e dei privilegi: i loro!
Il cittadino combattente deve reagire e riprendere il proprio ruolo e la propria dignità!

martedì 27 maggio 2008

Paul Connett a Mesero. Rifiuti Zero: la risposta a Veronesi

Vedendo questi video e andando in giro su internet per INFORMARI,la prima cosa che mi viene in mente è che vivere bene è possibile!
La seconda cosa è che i nostri amministratori ed in particolare quelli della mia città, Sorrento, non sono all'altezza di governare e di gestire i rifiuti.
Della raccolta differenziata porta a porta non ne sapevano nulla. Ci è voluto un parroco di campagna per farli svegliare sull'argomento. Una volta ravveduti gli hanno copiato l'idea e poi il massimo che han fatto è stato quello di organzzare con l'ass. Fiorentino, un stand in piazza Lauro. E il porta a porta? nel cassetto delle cose che non si conoscono e che non fanno i propri interessi.
Io credo che sia giunto il tempo in cui i cittadini sappiano e che informati mandino a casa gli incompetenti e si scelgano persone che sappiano tutelarli!
I rifiuti, la loro corretta gestione sono il fututo importante di noi e dei nostri figli. Non possono restare nelle mani degli incompetenti!
Da oggi inizia una campagna informativa sulla rete e poi nella mia città per informare.

sabato 24 maggio 2008

Intervista dot.sa Patrizia Gentilini sugli inceneritori e sulla differenziata

Ho gia' scritto su questo blog che i rfiuti della mia città, Sorrento, sono anche i rifiuti di Chiaiano, del napoletano e della regione campania. Lo sono perchè materialemnte andranno in quelle discariche. Lo sono perchè quella gente sono nostri paesani che quando vengono in villeggiatura nella nostra terra salvaguardata, ci danno da mangiare!!!
Ritengo sia un dovere morale attivarsi per non gravare sulle lor spalle oltre il dovuto. Come? attivando la differenziata, informando la popolazione su come si fà e che è possibilissimo farlo!
Non è un optional farlo ma un dovere per tutti. Le immagini di Chiaiano oggi e di chi sa quale altro posto domani ce lo chiedono.
Iniziamo da oggi questo tipo di informazioni.
Anche questo è una forma di amore, è una forma per farsi prossimo a tutti.

Lasciar scorrere o cambiare il corso delle cose?

Spesso capita di vederci scorrere le cose sotto il naso e al massimo sappiamo lamentarci.
A me quest'atteggiamento non piace tanto.
E' giusto protestare, farsi sentire, dire la propria opinione. Ancora più importante poi è sostenere ed informare quando si è sicuri di quel che si dice.
Diviene poi addirittura, secondo il mio punto di vista, un dovere morale quello di impegnarsi attivamente affinche' il vero ed il giusto prenda strada nel nostro quotidiano.
Non è semplice, perchè sia a livello personale che comunitario, le sfide e le sottigliezze sono tante.
Ma non importa. L'essenziale è credere in ciò che si fa, credere nelle battaglie che si intendono seguire e soprattuto non temere mai l'oscurità che vuole inghiottirci.