Vivo in una economia opulenta. La mia città, Sorrento è ricca. Purtroppo la ricchezza acceca. Acceca soprattutto il cuore, gli occhi dell'anima. A Sorrento esistono enormi e ricchi alberghi e ville e accanto a questi povertà enormi. Un esempio chiaro è la "casa di riposo S.Antonio". Questa sorge tra due grossi Hotel: L'Hilton ed il Conca park. In mezzo c'è questa casa di riposo che ospita anziani della Penisola sorrentina e non solo. Gli ospiti sono curatissimi da poche (forse 5) suore 24 ore al giorno. Gli ospiti sono almeno 50. C'è grande pulizia, ordine, e l'amore che queste piccole donne possono dare agli ospiti della casa.
Ma basta? non ci sarebbe bisogno di una maggiore assistenza? di una assistenza non solo sanitaria ma anche umana? 3-4-5 donne non possono dare il 100% a tutti. Loro sono encomiabili; il problema siamo noi sorrentini che non avvertiamo il problema, che non lo sentiamo o che lo sentiamo lontano. Preferiamo pensare alla crescita del nostro portafoglio, del PIL, di come evadere e arricchirsi. Forse per questo non è un caso che l'ospizio sorge in collina...lontano dal centro ricco!
Faccio un appello: se c'è qualche infermiere e dei volontari che vogliono spendere il loro tempo con gli anziani si facciano avanti, mi contattino.
Se raggiungiamo un buon numero lo proporremo all'ammininstrazione. Intanto mi informerò meglio su come si articola tale amministrazione. Gli infermieri sarebbero assunti. Creeremo lavoro ma soprattutto daremo una dignitosa vecchiaiaa quello che erano i nostri padri e ci prepareremo un posto per quando toccherà a noi.
Non esiste solo il PIL, il denaro la crescita della moneta.
Esiste anche una economia del cuore che è quella più importante e arricchente.
sabato 26 aprile 2008
Maurizio Pallante. Decrescita e Economia del dono
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