domenica 29 giugno 2008

Lavorare per vivere o vivere per lavorare?

A Sorrento (Na) c'è una emergenza lavoro che nessuno vuol vedere. A differenza di tanti altri posti qui il lavoro non manca, quello che manca è chi tuteli i lavoratori. La situazione è drammatica.
L'intera economia si basa e gira intorno al turismo, quindi hotels e ristoranti. I veri padroni della città sono gli albergatori, la Federalberghi, e i grandi ristoratori. Uomini e odnne che posseggono grandi capitali, investiti in questo settore e che hanno la fortuna di avere lavoratrici e lavoratori che svolgono (fatte le dovute eccezioni) il loro lavoro in modo encomiabile.
Anche se si firma un contratto di 6.40 si lavora per 8 ore pagate per 6.40! Chi svolge un turno di notte in qualche hotel può rrivare anche a 10 (Dieci) o 12 (dodici) ore di lavoro con qualche maggiorazoine notturna.
Le famiglie sono divise perchè cè chi lavora di giorno e chi di pomeriggio. Per cui chi arriva vede l'altro uscire per il lavoro. Quando questo si ritira a casa o tutti gli altri dormono, oppure sono fuori, oppure trova la povera madre o moglie che lo attende per dargli la cena e la buona notte.
Questa è vita?
Si lavora per guadagnare per poi pagare tasse o bollette o per un pranzo ed una cena garantita ogni giorno.
I lavoratori non hanno nessuno che li informi dei loro diritti oltre che dei loro doveri.
Nessuno che li organizzi per tutelare la loro salute psico-fisica. Nessuno che gli garantisca assistenza in caso di litigio col titolare oppure nel caso avesse bisogno di permessi o aumenti o qualnt'altro.
Mi sono sempre chiesto come mai i controlli nei grandi e piccoli hotels e ristoranti siano sempre così rari e sporadici. Forse che dietro vi sia una connivenza di favori? forse che dietro vi sia un Humus di clientelismo molto pericoloso che possa creare terreno fertile per nuove mafie? Non c'è da scherzare se si sentono sempre di più in giro ragazzi, figli di albergatori che non si fanno nessun problema nel dichiarare che evedere è giusto! che farsi pagare in nero sia legittimo!
Questi ragionamenti portano solo alla barbarie, dove vince solo chi è più furbo, forte e spietato!
questa è ingiustizia! del resto però come lamentarsi se al governo abbaimo un pluriindagato, inneggiante all'evasione, aspirante dittatore del belpaese? Se i nostri adulti la pensano come lui, come possono i figli discostarsene?
Intanto vecchi e giovani imprenditori si organizzano per migliorare la città e la sua economia, ma nessuno pensa alla vita e alla economia domestica delle tante lavoratrici e lavoratori.
Pochi si arricchiscono sempre di più per il lavoro duro di tanti che restano nella loro condizione!
Questo non è giusto! Non si può sempre tacere o soprassedere.
C'è bisogno di informazione, di formazione, di organizzarsi perchè le persone non sono merce da acquistare ma anime che meritano rispetto!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

è diventato più bello qui!
ciao
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Anonimo ha detto...

LA RICCHEZZA PRODOTTA DAI LAVORATORI VA RIDISTRIBUITA MA QUESTO ENTRA IN CONFLITTO CON IL PROFITTO PER CUI I PADRONI NON VOGLIONO DIVIDERE LA RICCHEZZA PRODOTTA.LA COMPETITIVITA'FRA ICAPITALISTI GLOBALI NON PERMETTE LORO DI ESSERE COMPASSIONEVOLI.PER CUI ASSISTIAMO OGGI ALLA REGRESSIONE DEI DIRITTI CIVILI,ALLA COMPRESSIONE DEI SALARI,ALLO SFRUTTAMENTO SEMPRE PIU' ACCENTUATO DELLE CLASSI LAVORATRICI.E' NEI MEZZI DI PRODUZIONE IL MALE. LA PROPRIETA' DEI MEZZI DI PRODUZIONE DEVE ESSERE ABOLITA.ATTENZIONE NON LA PROPRIETA' PRIVATA CIOE' LA CASA,LA MACCHINA IL FRIGORIFERO ECC.. I MEZZI DI PRODUZIONE QUELLI CHE CREANO RICCHEZZA.PER QUESTO I CAPITALISTI SONO PER LA PROPRIETA' PRIVATA.PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE ESPROPRIATI DEI MEZZI DI PRODUZIONE.