La Chiesa vive un momento molto difficile. Vive il passaggio dalla cristianità (unione tra potere temporale e religioso) all'essere minoranza.
Tutto questo è un vero trauma, perchè ciò consiste nel rinunciare a tanti privilegi e soprattutto significa non essere più un grande faro o punto di riferimento per i potenti di turno. Molti vedono in ciò qualcosa di molto negativo e cercano di frenare questa inevitabile soluzione. Ecco dunque che nascono fondamentalismi, rifugio nella religiosità bigotta, la necessità di ricorrere e di ricercare il miracolo o la preghiera intesa come magia che aquieti la disperazione.
Io sono convinto invece che questa sia una grandissima occasione per i cattolici e per i cristiani per rinvigorire e rinfrescare la loro presenza.
Quale presenza? quella fedele al Vangelo e al suo Signore. Questo tempo è prezioso perchè i cristiani e quindi anche i cattolici hanno la grande opportunità di ritornare alla sorgente della loro fede, di formare uomini e donne che non nascono già cristiani ma che lo diventano per libera scelta e per amore verso il loro Signore. In effetti è proprio l'amore e la libertà che contraddistingue il vero cristianesimo.
E' una grande occasione quella che ci si pone difronte, perchè il cristianesimo può mostarsi per quello che realmente è: un cammino, un'arte di umanizzazione. Questa è l'essenza del cristianesimo! umanizzzare gli uomini e le donne. Questo fa davvero molta fatica oggi a trovare spazio sopratutto in chi guida le comunità. Fa fatica perchè ciò significa creare continuamente spazi di ascolto del vangelo e dell'altro, del diverso da noi, e oggi i cattolici ascoltano davvero troppo poco.
Non perdiamo questa preziosa occasione.
1 commento:
Sono pienamente daccordo con tutto ciò che dici in uesto post, caro Narsil, l'ascolto è essenziale e fondamentale per conoscere Dio, gli altri e se stessi.
ti abbraccio
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