lunedì 3 marzo 2008

Vorrei

Sorrento, Genova, Torino, Molfetta.
Cosa hanno in comune queste quattro città? L'assurdità di morti bianche. L'inaccettabile realtà che chi si alza per portare avanti la propria famiglia rischia seriamente di rimetterci le penne.
Avviene ogni giorno. Qualche volte le tv ce lo dicono, altre volte lo sanno solo i diretti interessati perchè cavolo la vita è anche altro. Ci sono le elezioni, i politicanti, i talk-show, i reality, le stragi-spettacolo per i Vespa e i Mentana, che altrimenti non sanno di che cazzo parlare!
Vaffanculo a loro e a chi li guarda!
Vorrei che si parlase di lavoro, di lavoro sottopagato e mal protetto. Vorrei che si parlasse di sicurezza sul lavoro non perchè ci sono stati nuovi morti ma perchè le leggi vengono finalmente rispettate e applicate.
Vorrei che si desse voce ai milioni di mamme che al mattino si alzano alle 6 per preparare da mangiare alla famiglia, lavarsi e andare a fare le loro 8 ore di lavoro (quando da bene) al servizio del padrone (si caro Veltroni il padrone esiste ancora e Berlusconi ne è l'emblema tangibile), poi ritornano a casa e trovano la casa da pulire e magari i familiari incazzati perchè le cose vanno male. Vorrei sentire qualcuno che dia voce a queste donne o a questi uomini. Vorrei sentire qualcuno che parli di stipendi più alti e di pensioni sicure e ad una età più ragionevole, perchè la vita non è solo lavorare ma anche affettività, divertimento, famiglia, in una parola: umanizzazione.
Fin quando ci saranno disparità nel mio paese, fin quando ci saranno i ricchi che faranno quello che vogliono e i poveri che lavorano e non possono godere delle cose gratuite che spettano a tutti, io non mi fermerò nel combattere queste ingiustizie.
Fin quando qualcuno "riderà" a discapito di uno che "piange" io non mi darò pace.
La vita ha un senso, il mio è quello di rompere le ingiustizie, di stare dalla parte degli ultimi non per farli restare tali ma per ribadire e ricordare che siamo tutti uguali e che nessuno e migliore dell'altro.
Se tutti quanti ce ne ricordassimo, molte cose cambierebbero, molte morti si eviterebbero, molte sofferenze cesserebbero.
E' vero la sofferenza, a mio modo, non la sconfiggeremo mai completamente in questo mondo. Forse si nell'altro. Però la sofferenza va combattuta! Si combattuta con tutta la forza e la decisione possibile.

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